Lione nel caos, il presidente Textor: "Non andremo in Ligue 2. Servirà cedere sei giocatori"
Ha scosso il calcio francese la notizia della decisione della DNCG di sanzionare l'Olympique Lione con la retrocessione in Ligue 2 nel caso in cui il club transalpino non riuscisse a sanare la propria posizione debitoria. A questo proposito, è intervenuto quest'oggi in conferenza stampa il presidente dei Gones, lo statunitense John Textor, che ha rassicurato così i tifosi: L'OL non è un club in pericolo. Risparmieremo denaro con la vendita del Crystal Palace. I debiti possono essere pagati anche altrove, in altre filiali dell'Eagle Football Group. Abbiamo in programma cessioni di asset e giocatori, pensiamo che il nostro piano funzionerà. Come organizzazione globale, disponiamo di molti strumenti per affrontare la situazione".
Textor prosegue: "L'anno scorso ero l'unico idiota a dire che non saremmo retrocessi. Lo ripeto un anno dopo: non retrocederemo. Nessuno lo permetterà al club. Metteremo soldi nel club a novembre e dicembre. Abbiamo risorse che vanno ben oltre il club. Non abbiamo bisogno di aiuto". Inevitabile il ricorso al mercato in uscita: "Abbiamo 29 giocatori in prima squadra. Idealmente dovrebbero essercene 23 o 24, quindi ci sono sei giocatori di troppo. Alcuni non se ne sono andati e noi volevamo reclutarli per essere più forti in campionato. Pierre Sage deve decidere chi mettere in campo. Abbiamo troppi giocatori".