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Lione nel caos, il presidente Textor: "Non andremo in Ligue 2. Servirà cedere sei giocatori"

di Christian Liotta

Ha scosso il calcio francese la notizia della decisione della DNCG di sanzionare l'Olympique Lione con la retrocessione in Ligue 2 nel caso in cui il club transalpino non riuscisse a sanare la propria posizione debitoria. A questo proposito, è intervenuto quest'oggi in conferenza stampa il presidente dei Gones, lo statunitense John Textor, che ha rassicurato così i tifosi:  L'OL non è un club in pericolo. Risparmieremo denaro con la vendita del Crystal Palace. I debiti possono essere pagati anche altrove, in altre filiali dell'Eagle Football Group. Abbiamo in programma cessioni di asset e giocatori, pensiamo che il nostro piano funzionerà. Come organizzazione globale, disponiamo di molti strumenti per affrontare la situazione". 

Textor prosegue: "L'anno scorso ero l'unico idiota a dire che non saremmo retrocessi. Lo ripeto un anno dopo: non retrocederemo. Nessuno lo permetterà al club. Metteremo soldi nel club a novembre e dicembre. Abbiamo risorse che vanno ben oltre il club. Non abbiamo bisogno di aiuto". Inevitabile il ricorso al mercato in uscita: "Abbiamo 29 giocatori in prima squadra. Idealmente dovrebbero essercene 23 o 24, quindi ci sono sei giocatori di troppo. Alcuni non se ne sono andati e noi volevamo reclutarli per essere più forti in campionato. Pierre Sage deve decidere chi mettere in campo. Abbiamo troppi giocatori". 


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