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Longo: "Così sono diventato Longol. Giusto andare al Girona. Sono contento, ma devo dare di più"

di Mattia Todisco

Lunga intervista a Vavel per Samuele Longo, protagonista in Spagna con il Girona​. "Sto molto bene - dice l'attaccante di proprietà dell'Inter -. Sono arrivato qui per giocare perché negli ultimi anni non lo avevo fatto molto, ma ho guardato anche al progetto del club e all'obiettivo di tornare in Liga. Sta andando tutto come pensavo. Non mi importa molto essere sceso di categoria, un altro anno in Serie A sarebbe stato complicato, ho preferito avere più minuti in un campionato inferiore. Per ora mi è servito molto. Ad oggi sono qui e poi si vedrà cosa accadrà. L'importante è raggiungere il nostro obiettivo, che è la promozione. Finora sono abbastanza contento per i nove gol segnati, ma voglio di più. Stiamo facendo un buon cammino e lavorando bene dall'inizio della stagione. So che sul web qualcuno mi chiama Longol, non so come è nato il soprannome ma mi piace".

L'attaccante ha parlato anche delle differenze tra la Serie B italiana e la Segunda spagnola. “Sapevamo che ci sarebbe stato equilibrio quest'anno, però mi ha sorpreso molto il livello medio, perché non avevo mai seguito questo campionato. Il livello è superiore a quello della B. Ogni categoria e ogni campionato è differente dall'altro. Non ho mai giocato in B, ma qui si gioca di più il pallone, in Italia si pensa più alla concretezza".

Nel finale dell'intervista si parla anche di alcuni aspetti personali. “Sono una persona tranquilla, mi piacciono le cose semplici. Girona è un città in cui c'è tutto ed è molto accogliente. Si vive molto bene. Il mio miglior anno a livello professionale è stato qui in Spagna, la prima stagione all'Espanyol, mentre lo scorso anno è stato il peggiore sia a livello calcistico che personale. Il mio idolo? Ronaldo. Quello brasiliano..."


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