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Lotito: "Bisogna costruire una cabina di regia tra club e Leghe per dialogare con l'Uefa"

di Andrea Pontone

(ANSA) - ROMA, 7 MAG - "E' finito il tempo dei servi della gleba, dei vassalli e dei valvassori": la metafora del presidente della Lazio, Claudio Lotito, sintetizza così il suo intervento a Madrid nel corso della riunione allargata delle Leghe europee. Il n.1 biancoceleste, applaudito dai 339 delegati continentali, ha ricordato che "qui non qui non c'è un problema di contrapposizione sul piano personale ma su quello che deve essere il futuro e la regia del calcio europeo. Il calcio non è solo business - ha spiegato Lotito nel suo intervento - ma devono essere salvaguardate tutte le componenti che concorrono ad alimentare questo sistema, composto non solo dalle società e dai tifosi che rinunciano a un paio di scarpe per andare a vedere la loro squadra del cuore". Per Lotito, bisognerebbe "costituire una cabina di regia tra club e Leghe per dialogare con l'Uefa, perché le decisioni ultime non possono essere prese dall'alto ma vanno condivise con tutti gli attori".

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