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Lotito: "Dicevano che avrei dovuto cedere Keita a poco, ma ho rifiutato le elemosine proprio come feci con Pandev"

di Antonello Mastronardi
Fonte: Ansa.it

Nell'ambito della festa del quotidiano L'Opinione, sul palco di Marina di Pietrasanta (LU), il presidente della Lazio Claudio Lotito è tornato a parlare del caso Keita, ribadendo come egli si sia fermamente opposto a una cessione del senegalese a cifre contenute, verso la quale Lotito ha detto di aver ricevuto pressioni in virtù della vicina scadenza del contratto che legava il senegalese ai biancocelesti fino al 2018. Per spiegare il suo operato, Lotito ha citato un altro caso emblematico della sua gestione, quello inerente a Goran Pandev. Ecco le parole del numero uno della Lazio: "Secondo il comune sentire, Keita avrei dovuto perderlo perché era in scadenza di contratto. Io sapevo che c'erano diverse offerte, ma il giocatore voleva andare solo in una squadra che però mi offriva il 50% del valore del giocatore. Gli ho chiesto di valutare altre opzioni, ma non è stato possibile. Siccome mastico diritto, per me questa è un'estorsione. Ho fatto la stessa cosa per Pandev: all'epoca dei fatti, venne una squadra per offrimi un importo non soddisfacente. Risposi che per me zero o l'importo proposto era uguale, e che l'elemosina si fa la domenica in chiesa".


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