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Lotito: "Il calcio grande industria dell'Italia. Ripartire anche per la valenza sociale"

di Egle Patanè

Il numero uno della Lazio, Claudio Lotito, intervistato da TGR Lazio Rai, ha parlato dell'importanza della ripresa della stagione calcistica non soltanto a livello sportivo, ponendo l'accento anche sulla Lazio, e sul periodo di splendida forma che stava vivendo prima dello stop: "La Lazio ha rispettato in modo pedissequo il ruolo del governo. Purtroppo, nel momento in cui eravamo in una condizione particolare, fisica, mentale e di gruppo, il campionato è stato interrotto. Ciò ci ha portato a un decadimento di carattere fisico, atletico e anche di concentrazione. Mi auguro che i giocatori siano consapevoli di essere un grande gruppo e una grande squadra e che, se si dovesse ripartire e penso sia indispensabile farlo, ritrovino la stessa situazione di unione, determinazione e volontà per raggiungere determinati obiettivi". 

Sulla conclusione della stagione: 
"Il calcio, in Italia, è una grande industria, garantisce 1 miliardo e duecento milioni di gettito all'erario. E poi c'è la mutualità che il calcio riverbera anche negli altri sport. Il Coni ha 460 milioni di finanziamento e il calcio produce miliardi di ricavi".

Sulle possibili date per ripartire in campionato: 
"Non vorrei entrare su un argomento che in questo momento è in discussione a livello governativo e istituzionale-sportivo. Il calcio ha inoltre una grandissima valenza sociale e la nostra storia, la storia dei romani, è fatta di panem et circenses. Un altro motivo per riflettere sulle scelte da fare".


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