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Lucescu: "Inter nel cuore. Dopo Mou è dura ripartire, servono tanti soldi oppure puntare sui giovani così"

di Christian Liotta

Mircea Lucescu è rimasto affezionato all'Inter, nonostante l'addio maturato nel 1999. Il tecnico romeno, oggi allo Shakthar Donetsk e nei giorni scorsi riaccostato ai nerazzurri prima del rinnovo del contratto col club ucraino, ai microfoni di Palermo24.net ha commentato la situazione dei nerazzurri: "L’Inter mi è rimasta nel cuore, perché è una società alla quale sono molto legato e per la quale provo grande simpatia; per questo sono dispiaciuto dei risultati deludenti delle ultime stagioni. I nerazzurri hanno vinto tutto tre anni fa sotto la guida di José Mourinho, ma il tecnico portoghese ha spremuto a fondo ogni giocatore, riuscendo a trarre il massimo da un gruppo di grandi campioni al top della carriera, con un’età media intorno ai 29 anni. L’addio di Mou ha chiuso un ciclo glorioso: di quella squadra sono rimasti pochi giocatori e tutti ormai in là con gli anni, e per una società come l’Inter che deve puntare a vincere ogni anno non è semplice ripartire e ricostruire un’ossatura vincente. In questi casi le opzioni sono due: si può puntare a tornare immediatamente a competere al vertice comprando i migliori giocatori disponibili sul mercato, soluzione che però è difficile da percorrere perché sono necessari molti soldi; oppure armarsi di pazienza e puntare sui giovani, ricostruendo pezzo per pezzo una squadra di alto livello come ha fatto la Juventus nelle ultime stagioni. L’ambiente dovrà essere bravo a sostenere i giocatori anche nelle difficoltà: la sinergia tra il gruppo, la società e i tifosi è fondamentale per la crescita di un ambiente e per ricreare una mentalità vincente, un po’ come siamo riusciti a fare noi qui a Donetsk”.


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Domenica 15 dicembre