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Lucescu ricorda: "Moratti un signore, ma aveva fatto sapere che avrebbe preso Lippi. La cosa mi creò problemi"

di Stefano Bertocchi

Intervista a Mircea Lucescu per La Gazzetta dello Sport nel giorno della vigilia di Natale. Tra i temi toccati ci sono avviamente anche quelli a tinte nerazzurre, con il passato all'Inter da allenatore condiviso con l'allora presidente Massimo Moratti: "Un vero signore, prova a convincermi a restare ma in quell’Inter ho 10 uomini in scadenza e lui aveva fatto sapere in giro che l’anno dopo avrebbe preso Lippi, cosa che mi crea problemi. Moratti: comunque è l’anima del club, il suo amore lo senti, è l’esempio di un periodo d’oro in cui il calcio italiano è delle grandi famiglie. Oggi non è più così: fondi, cordate, stranieri... sì, si gioca, si fa mercato, ma il calcio da divertimento è diventato un avvenimento".

Però che attacco, quell’Inter... 
"Baggio, Djorkaeff, Recoba, Ronaldo, Zamorano... Moratti è innamorato degli attaccanti, se avesse preso anche qualche difensore forte chissà quell’Inter quanto avrebbe vinto. Con Ronie ho un rapporto eccezionale: un amico mi porta delle arance dalla Sicilia, gliene do un po’ e lui ricambia con delle bottiglie di birra Brahma".


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