Lukaku, Ausilio e la verità sulla famosa telefonata. Il diesse: "Leggende che si tramandano"
Se n'è parlato, anche perché probabilmente è stato il caso più assurdo dell'ultima sessione di mercato. Il voltafaccia di Romelu Lukaku all'Inter e la telefonata di Piero Ausilio con cui è stato dato il benservito all'attaccante belga. Proprio il direttore sportivo nerazzurro, nel corso dell'intervista di stamane alla Radio della Lega Serie A, fa luce su quell'episodio spiegando anche le ragioni del club: "In tutte le cose servono educazione e rispetto. A un certo punto, sono venute a mancare. Tante operazioni non vanno in porto, ma se c'è voglia di dirsi le cose guardandosi in faccia non c'è problema. Se ci si nega al telefono o si parla attraverso altre persone, non corrette, è il momento di voltar pagina. Per me è chiusa dall'8 luglio, sono stracontento di quanto arrivato dopo. La telefonata è una 'leggenda', c'è stata dopo tanti tentativi ma è durata poco. E' stata decisa, ma educata, ferma. Sono leggende che si tramandano. Ho detto solo quel che pensavo".