Maldini consiglia: "I club italiani investano. Prima Moratti e Berlusconi spendevano, ora è difficile"
Paolo Maldini analizza il momento difficile del calcio italiano. Intervistato dalla Reuters a Miami, dove attualmente vive, l'ex capitano del Milan detta la sua ricetta per il rilancio del nostro pallone: "Per competire coi grandi club europei bisogna investire denaro, niente di più. Lo si è visto quando la Juventus, fortissima in Italia, ha affrontato il Bayern Monaco in Champions. Tutti hanno bisogno di almeno due o tre grandi giocatori. Ma per prima cosa i club italiani devono imparare dalle grandi leghe internazionali come si fa a non perdere denaro. Oggi tutti stanno perdendo soldi nel calcio italiano, è una pazzia".
Maldini poi ricorda i fasti passati: "Negli anni '90 c'erano le sette sorelle, Milan, Inter, Juventus, Parma, Lazio, Roma e Fiorentina. Tutte avevano grandissimi giocatori, ma alcune hanno investito all'inverosimile e poi sono andate in fallimento, come Parma e Lazio. Poi c'erano Massimo Moratti e Silvio Berlusconi che spendevano un sacco di soldi in maniera continuativa, laddove adesso trovano maggiore difficoltà". Per Maldini anche il modello statunitense può essere di esempio: "In Italia ci sono leggi che non funzionano. Qui negli States non trovi il merchandising falso come in Italia, una cosa che esisteva quando ho iniziato a giocare e che dura tutt'ora".