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Maldini: "Il Milan non mi vuole. Le altre big e l'Inter..."

di Fabrizio Romano

Attacchi pesanti da Paolo Maldini all'indirizzo del Milan. Dalle pagine di Repubblica, queste le parole dell'ex capitano: "Come mai non sono ancora entrato nel club? Il Milan, giustamente, fa le sue politiche: le decidono il presidente e la dirigenza ed è normale che sia così. Posso portare la mia conoscenza calcistica: la valutazione dei calciatori e un'esperienza che ho acquisito nella mia lunga carriera. Io credo di avere vissuto tutta l'evoluzione del calcio moderno, quindi sì, potrei fare il dirigente. Se è Galliani a non volermi? Può darsi. E' il dirigente che ha vinto di più ed è anche legittimo che faccia le sue scelte e si scelga i collaboratori in cui crede. Ma vorrei sfatare la diceria che io sarei uno della famiglia. Non è vero: non mi vogliono così spasmodicamente. Prima era una squadra magica, adesso è una squadra normale. Gli altri grandi club hanno fatto in modo che chi ha scritto la storia con loro continuasse a lavorare lì per trasmettere le sue conoscenze a chi arrivava dopo. Oggi al Milan non c'è nessuno, tra quelli che ne hanno fatto la storia, ad avere un ruolo non marginale".

Una battuta anche sull'Inter: "In questo momento la Juve vince a mani basse ed è l'unica che può fare qualcosa in Champions. Se c'entra con la crisi? Sì, ma l'Inter tutto sommato ha fatto bene lo stesso, mentre mi ha deluso un po' il Napoli: credo potesse puntare a qualcosa in più".

 


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