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Mancini, altra ode a Touré: "Un campione". Poi mano tesa a Balotelli: "Può ancora essere un top player"

di Christian Liotta

Non perde l’occasione, Roberto Mancini, per ribadire la propria stima nei confronti del suo desiderio proibito, il centrocampista del Manchester City Yaya Touré. Anche ai microfoni del Guerin Sportivo, il tecnico jesino non esita a decantare le doti dell’ivoriano: “Un fuoriclasse che costa tantissimo? Sì, come tutti i campioni in grado di cambiare una squadra da soli. Touré ha tre o quattro anni di grandissima carriera davanti. Credo in lui, è un vincente, uno dei migliori del Manchester City”.

Manchester City dove, alle sue dipendenze, ha giocato anche Mario Balotelli, stella decisamente in declino: “Continuo a pensare che sia uno dei giocatori più forti del mondo come potenzialità. Al City gli ho sempre detto di lavorare sul serio, di sfruttare la fortuna che ha avuto in dono perché la carriera di un calciatore non dura moltissimo. Io gli auguro di tornare in pista al più presto: ha 25 anni, può rientrare tra i top player. Ma dipende tutto da lui”. 


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