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Mancini, da saccheggiatore a saccheggiato

di Fabio Costantino

Sembrava che Patrick Vieira potesse essere solo il primo di una lunga serie di giocatori 'saccheggiati' da Roberto Mancini in casa nerazzurra. Dopo il francese, trasferitosi nel giro di pochi giorni al Manchester City, si è infatti parlato di Balotelli, Cordoba e Maicon, ma tali nomi sono rimasti solo ipotesi di mercato e nulla più. Per questo il Mancio si è lanciato su un altro pezzo pregiato del nostro campionato, McDonald Mariga, e il colpo era praticamente definito. In pratica c'era il sì del giocatore, pronto a fare le valigie e trasferirsi in Inghilterra. Ma le leggi sul lavoro di Sua Maestà non hanno consentito a questa operazione di andare in porto, favorendo l'inserimento improvviso dell'Inter che, pur seguendolo da tempo, non aveva mai effettuato l'affondo decisivo per Mariga, 'distratta' da altre trattativa apparentemente più semplici ed economiche. Il calcio è strano, oggi è l'Inter ad avere in casa Mariga, con Mancini che si è dovuto accontentare del solo Vieira quando già pregustava una coppia di centrocampisti tecnica e muscolare, perfetta per la Premier League.

Invece da compagno di Vieira, l'ex Parma ne diventa l'erede in maglia nerazzurra, e non è un caso se in molti lo paragonano al francese quando questi aveva meno di 25 anni e doveva ancora maturare. In prospettiva, perciò, per l'Inter è un gran colpo. Ironia della sorte, dunque, da saccheggiatore dell'Inter il Mancio è diventato 'saccheggiato' dalla società nerazzurra, che ha approfittato di un cavillo burocratico e gli ha soffiato il keniano da sotto il naso. Perché nel calcio alla fine contano i fatti, non le buone intenzioni...


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