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Mancini: "L'Italia col 3-5-2? Non lo scarto a priori, ma la priorità deve essere giocare bene"

di Christian Liotta
Fonte: TMW

Torna in campo la Nazionale di Roberto Mancini, che nei prossimi giorni affronterà le ultime sfide del girone di Nations League: venerdì sera l'Italia ospiterà l'Inghilterra a San Siro, lunedì sera giocherà a Budapest contro l'Ungheria. Nella prima conferenza stampa di Coverciano, il ct azzurro tocca diversi argomenti, dagli infortunati al possibile cambio di modulo con l'utilizzo del 3-5-2: "Fare si può fare tutto... Io credo che bisogna cercare di avere sempre la stessa personalità nel giocare, questa è la cosa più importante. Poi non credo il sistema possa variare tante situazioni, abbiamo giocatori che nei club giocano in molti casi 3-5-2 ma sono calciatori polivalenti. La priorità deve essere giocare bene. Poi non scarto un utilizzo di quel modulo a priori, ma deve esserci una motivazione per cambiare modulo. La mia paura è che cambiando modulo la squadra si allunghi un po', noi fisicamente non siamo fortissimo e abbiamo bisogno di palleggio. Ma non è da scartare". Un elogio anche per l'Udinese, dopo la vittoria sull'Inter: "L'Udinese è una squadra con pochi italiani, ma che gioca bene, è fisica, ha giocatori di grande qualità ed è lì con merito in questo momento". 

Cosa si aspetta da queste due partite?
"Sarà importante il risultato, questo è un gruppo dove può ancora accadere di tutti. Dobbiamo provare a vincere entrambe le partite per provare ad arrivare prima. Poi, insieme ai giocatori più esperti, ci sono anche alcuni dei giovani chiamati a giugno".

Qual è il tuo stato d'animo?
"Fino a dicembre non sarà semplice. I giocatori hanno i club, ma per noi sarà molto difficile. Però, come ho detto prima, dobbiamo ritrovare entusiasmo e quella spinta deve darcela il fatto che abbiamo vinto il campionato d'Europa. Dobbiamo ripartire da questo. Da quando abbiamo iniziato 4 anni fa a oggi i giocatori italiani sono diminuiti, ma noi non possiamo fare nulla di più rispetto a ciò che sta facendo. Noi chiamiamo anche chi è in Serie B, un po' di difficoltà le abbiamo ma dobbiamo andare avanti per la nostra strada".


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