.

Mancini: "Sensi può giocare ovunque e con chiunque. Lukaku? La speranza è che presto questa roba finisca"

di Stefano Bertocchi
Fonte: TMW

In che ruolo Roberto Mancini vede meglio Stefano Sensi? Incalzato in conferenza stampa allestita presso l'Isokinetic a Bologna., il ct dell'Italia risponde con sicurezza che "Stefano può giocare ovunque e con chiunque. È tecnico, bravo, ha qualità e quantità".

Cosa pensa dei cori razzisti a Lukaku?
"Purtroppo c'è sempre qualcuno che sbaglia. La speranza è che presto questa roba finisca. Temo che ci saranno sempre quelli che sbagliano".

Ha sentito Mihajlovic?
"Ho sentito Sinisa in questi giorni. Mi sembra stia molto meglio e che tutto vada per il verso giusto".

Le piace questa Serie A con tanti gol?
"Io che vedo le partite mi diverto, magari l'allenatore che li subisce non tanto. Probabilmente le difese vanno ancora registrate ma abbiamo visto partite belle, combattute. Come in Inghilterra. Certo, bisogna avere equilibrio ma credo che sia questione risolvibile in qualche settimana".

Zaniolo ha iniziato bene il campionato.
"Ora non cominciamo a dire che se perdiamo è perché manca Zaniolo. Non bastano 5 partite per essere un campione. Bisogna lavorare tanto e deve capire che quello che ha avuto gli è arrivato all'improvviso. Non ha fatto nulla di grave ma siccome non è la prima volta è bene che impari".

C'è un cambio di tendenza in Serie A secondo lei?
"Credo che molte squadre cerchino di attaccare di più anche a discapito di prendere qualche gol in più. Quasi tutte sono propositive e secondo me è una cosa che può migliorare il calcio italiano".

Cambierà molti giocatori tra una partita e l'altra?
"L'anno scorso eravamo all'inizio e avevo bisogno di vedere giocatori anche giovani in un contesto difficile. Adesso la squadra è già delineata anche se sicuramente farò qualche cambio".

Il mercato delle grandi squadre non ha aiutato molto la Nazionale.
"La nostra squadra è già delineata ormai, come detto. Chiaro che se ci fosse qualche novità in più avremmo più possibilità di scelte ma è inutile recriminare su questo. Siamo stati fortunati a fare bene e in fretta. Certo, è un peccato avere così pochi italiani ma ognuno fa i propri interessi".

Che partite si aspetta e che formazione ha in mente?
"Non saranno semplici perché sia gli armeni che i finlandesi giocano da mesi e sono al 100%. Dovremo tirare fuori le altre qualità che abbiamo e combattere fino alla fine".

Zaniolo e Kean a casa è un messaggio che va a tutti, nel senso che non c'è più spazio per esperimenti o per aspettare qualcuno?
"Credo che per giocare in Nazionale ci vogliano qualità tecniche e di comportamento. Ripeto, hanno fatto cavolate ma essendo loro così giovani devono imparare. Stavolta non ci sono, la prossima volta se meriteranno saranno qui. Ci avrebbero fatto comodo ma è giusto non averli chiamati ora. Non li ho chiamati, non c'era bisogno".

Sarà difficile tenere fuori questo Sirigu?
"Salvatore sa quali sono le gerarchie, sappiamo che possiamo contare su di lui e sugli altri. Donnarumma è il titolare ma in quel ruolo siamo molto ben coperti".

Ha già un'idea sul centravanti? E come mai non ha chiamato Roberto Inglese?
"Quelli che abbiamo qui sono i migliori in questo momento e hanno fatto bene nelle ultime partite. Inglese per ora è più indietro rispetto agli altri ma non è escluso, ovviamente. Lui come altri verrà chiamato se meriterà".

Secondo Sacchi sarà il campionato del rilancio del calcio italiano perché ci sono tanti allenatori che vogliono fare calcio. È d'accordo?
"Sì, certo. Ci sono molti allenatori bravi in Serie A".

42 anni fa si presentò a Bologna da 13enne. Che sensazioni prova?
"È sempre un'emozione tornare qui, ricordare i tempi che furono".


Altre notizie