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Mancini vs Mou: "La sua una riunione da 100 milioni..."

di Fabio Costantino

A una settimana di distanza dalla gran serata di Mourinho, il Chiambretti Night (in onda giovedì notte) apre le porte al suo "rivale", Roberto Mancini, che non risparmia una battuta al portoghese, il quale aveva sottolineato come, dopo l'eliminazione in Champions, invece di annunciare le dimissioni abbia chiesto alla società una riunione per programmare il futuro: "Chissà, probabilmente è stata un'altra riunione da 100 milioni". Altra replica al fatto che Mourinho, una volta arrivato a Milano, avesse sottolineato come mancasse un ufficio: "Io e il mio staff amavamo stare sul campo non in ufficio. Ai giocatori, anche a quelli bravi, si può insegnare qualche cosa sul campo, non in ufficio".

Non mancano anche due frasi dedicate alla società nerazzurra, con cui Mancini ha divorziato in modo burrascoso: "Sono stato il primo allenatore a far giocare una squadra italiana con tutti stranieri, poi io che ero italiano sono diventato di troppo... Sono stato per quattro anni all'Inter e dopo questo periodo era necessario cambiare alcune cose. O si faceva così, oppure era meglio cambiare strada. Il presidente Moratti ha scelto la seconda soluzione, come era nel suo diritto". Il Mancio tiene anche a sottolineare come abbia vinto "Due scudetti e mezzo. Non credo che lo scudetto 2006 debba essere cancellato, caso mai dovrebbero essere cancellate cose fatte male da altri. La macchia non è dell’Inter o di Moratti. Sono stati altri a fare cose che non andavano fatte. E oltretutto non erano nemme­no necessarie vista la forza di quella Juventus".


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