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Mandorlini: "Inter, la sconfitta brucia ma non ci saranno cali". Poi un'analisi tattica del derby

di Fabio Costantino

Andrea Mandorlini, ex calciatore nonché allenatore, nel corso di un'intervista a News.Superscommesse.it ha espresso il proprio pensiero sul derby di Riad in Supercoppa , su alcune protagoniste della Serie A e sulla condizione di alcune delle sue ex squadre. Nell'estratto che segue, l'analisi della finale di Supercoppa Italiana vinta dal Milan di Conceição. 

Finale di Supercoppa Italiana. Dal 2-0 in favore dell'Inter al 3-2 per il Milan al termine dei tempi regolamentari. Qual è l'analisi personale su questa gara? 
"Sembrava che non finisse mai, intensa e piena di emozioni. È stata molto brava la squadra di Sérgio Conceição e faccio i miei complimenti per questa vittoria. Devo ammettere che il Milan, finalmente, ha disputato una partita di grande carattere. Malgrado quel 2-0, non ha mai mollato, anzi, ci ha creduto fino in fondo. Gli episodi sono determinanti in partite così difficili e credo che abbiano girato in suo favore, ma vanno sempre accettati. Anche se ho sofferto, perché in cuor mio sono interista, credo che il Milan abbia meritato questa vittoria. Sull'aspetto tattico, è stato aggressivo ed è sempre andato a cercare di fare pressing alto sull'Inter in fase di non possesso, anche rischiando di subire in alcune situazioni complicate. Dall'altra parte, l'Inter ha sofferto abbastanza la disposizione del centrocampo. Quando è stato sostituito Çalhanoğlu ed è entrato Asllani, l'Inter è stata diversa. Poi, con l'uscita di Mkhitaryan e Dimarco, in cambio di Zieliński e Carlos Augusto, mi è sembrato che si fosse persa la compattezza. Verso la fine della gara c'è stato qualche spunto di Frattesi, ma la squadra aveva già perso gli orientamenti. Cambiare l'assetto del centrocampo e i suoi interpreti, in una parte della gara nevralgica, è stato piuttosto azzardato. Di certo, Inzaghi avrà avuto le proprie motivazioni nel fare queste scelte e ci sta che possano non essere migliorative. Anche sul gol di Pulisic del 2-2, credo che ci sia stata poca comunicazione, perché il Milan è riuscito ad arrivare sotto porta piuttosto agevolmente. Tutto questo, però, non toglie i meriti a una squadra che è stata più determinata dell'Inter nel volere la vittoria". 
 
Simone Inzaghi, successivamente alla finale di Supercoppa Italiana vinta dal Milan, ha pronunciato queste parole: "È una sconfitta che brucia, ma l'Inter si rialzerà". Teme che potranno esserci cali di rendimento della squadra, sia in campionato che in Champions League? 
"No, non credo che ci saranno dei cali. È chiaro che questa sconfitta bruci tanto, sia alla squadra che a tutti i tifosi. Essere in vantaggio per 2-0 e subire il ribaltamento del risultato è sempre difficile da mandare giù. Inoltre, l'Inter ha subito l'unica sconfitta in campionato proprio nel Derby di campionato, quindi c'è un doppio grande rammarico. A parte questa finale persa, l'Inter sa che ha ancora tanto da lottare su tutti i fronti, ha diversi obiettivi davanti a sé e avrà ancora tanto da dimostrare. Bisogna ripartire dalle note buone di questa sconfitta, come il gran goal di Lautaro Martinez e la buona prestazione di Taremi. La squadra, malgrado tutto, mi è sembrata in un buon stato di forma. Occorre subito archiviare questa finale e ripartire, pensando alla prossima gara da affrontare". 


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