Mandorlini: "La sconfitta in Supercoppa non inciderà, l’Inter è in corsa per tutto. Su Lautaro, Inzaghi e il mercato..."
Andrea Mandorlini ha commentato ai microfoni di Calcio Style la sconfitta dell'Inter nella finale di Supercoppa italiana contro il Milan. "Nel calcio il bello è questo, che può succedere tutto e il contrario. L’Inter avrebbe meritato, anche se il Milan credo che abbia fatto una buonissima partita. Il calcio è così fino alla fine, le partite non sono mai finite e il derby dell’altra sera ne è stata la dimostrazione", esordisce.
"Io credo che se si vuole fare così una critica, cambiare tutto il centrocampo in una partita così importante, è stato un po’ un po’ un po’ azzardato. Sono giocatori che avevano già dimostrato però in questa partita. Dal punto di vista tecnico, credo che sia stato cambiato tutto il centrocampo, che credo sia la forza, la risorsa di questa squadra, al di là dell’infortunio di Calhanoglu - ha aggiunto -. Il resto sono sempre supposizioni che si fanno così alla televisione. Credo che Simone sia più bravo di noi. L’Inter ha avuto tante situazioni per poterla chiudere. Doveva andare così, però niente è cambiato. Dispiace perché, come ha detto giustamente Simone Inzaghi, è una sconfitta che brucia. Insomma vantaggio 2-0, anche come sono venuti i gol all’ultimo minuto del primo tempo, al primo minuto del secondo tempo può uccidere una squadra".
"Quanto incide questa sconfitta? Secondo me niente, perché l’Inter ha dimostrato tante volte di avere una squadra forte. Chiaro che la sconfitta non c’è un ritorno, quindi la supercoppa l’ha persa - prosegue -. Ci sono tanti obiettivi, l’Inter è in corsa per tutto, quindi avrà modo di rifarsi. Chiaro che non c’è una rivincita in una finale. Adesso l’amarezza è doppia, però credo che sono professionisti, bisogna guardare avanti e credo che l’Inter farà quello. Io credo che al di là di qualche infortunio, qualche situazione che ha in corso, come vediamo l’entità di Calhanoglu, forse il giocatore che è più scontento sia Frattesi, che è entrato anche l’altra sera. Secondo me sono sempre pareri da spettatori, non in maniera giusta. Forse è l’unico giocatore che sembra così, almeno a leggere i giornali. Poi bisogna essere dentro, credo che l’Inter abbia bisogno di poco per non dire niente. È una squadra costruita in tutti i settori, sia nei primi 11 chi entra. Non lo so, forse si farà qualche entrata, ma credo che l’Inter sia una delle poche squadre che ha bisogno veramente di niente. L'attacco? Gli attaccanti sono già importanti, il Correa è anche infortunato, però credo che da quel reparto lì possiamo essere anche abbastanza tranquilli. Poi sono squadre importanti, prendere anche giocatori forti e che poi hanno poco spazio, Thuram, Lautaro, Taremi, che hanno fatto una grandissima partita, è difficile trovare spazio. Si aumenterebbe la competizione, non so se ne vale la pena. Lautaro? L'altra sera ha fatto un gol, ne ha sbagliati altri, gli attaccanti sono così. Sono periodi, però credo che contestare in questo momento a Lautaro sia la cosa fuori dal mondo. Ci sono momenti così, però l’altra sera ha trovato il gol. Occasioni ne ha, quindi l’aiuto della squadra è importante innanzitutto, però le occasioni sono. Io credo che sia soltanto questione di tempo e di pazienza. Comunque l’altra sera è stato decisivo, ha fatto gol, poteva fare altri, io credo che sia imprescindibile l’Inter da Lautaro e viceversa.
"Scudetto o da Champions League? Ma insomma Champions League, cominciamo a andare su squadre importantissime, quindi non lo so, l’importante adesso è innanzitutto che bisogna vivere step by step, quindi credo che sia importante vincere queste due gare di campionato che rimangono, in cui dobbiamo rimontare questo Napoli. Poi insomma, vedremo la stagione come va - conclude -. Ma è una squadra che può competere su entrambi i fronti, però credo che sia più importante vincere il campionato italiano, anche se la Coppa è difficile, sono tante squadre a livello europeo forti, con grandi squadre, è un po’ più difficile, credo. In Italia io credo che l’Inter e Napoli siano le uniche squadre che lotteranno, l’Atalanta mi piace tanto, spererei veramente tanto, però credo che insomma sarà più difficile, però spero di stare in tre squadre, Napoli, Inter e Atalanta, saranno quelle che staranno lì fino alla fine".