.

Marani: "Consiglio Figc, mi aspetto due cose. Il 'corridoio Uefa' nel decreto ha una motivazione"

di Mattia Zangari

"Dal Consiglio della Figc di oggi mi aspetto due cose: capire cosa devono fare le squadre di Serie A, e questo è un tema di cui si farà portatore il sindacato calciatori, e i prossimi passi della Uefa". Ospite in collegamento con lo studio di Sky Sport 24, Matteo Marani parla così del giorno cruciale in cui verranno tracciate le linee guida del futuro del nostro calcio e non solo. 

"Io tenderei a essere severo con la Uefa perché non stanno capendo dove sono - aggiunge Marani -. Ma faccio un passo indietro: in Italia prima pensavamo di giocare lunedì scorso a porte aperte, oggi ci pare impensabile anche solo giocare. Così è successo a Wuhan, il governo cinese all'inizio non ha parlato di emergenza. La Uefa non ha scelta, non è in zona rossa ma ci vivrà tra pochi giorni. Questo corridoio Uefa nel decreto è stato fatto perché la Figc non poteva certificare l'eliminazione delle italiane dalle coppe. Non facendo giocare le partite in Italia, i club sarebbero stati esclusi dalle competizioni continentali. La Uefa, il prima possibile, deve dire che il problema esiste e conseguentemente sottoporsi al criterio generale. Non possiamo più assistere al balletto tra Infantino e Ceferin, Euro 2020 è in discussione come tutto il resto e va detto". 


Altre notizie