Dagli studi di
Sky Sport, Matteo Marani offre un interessante punto di vista sulla questione arbitrale rinfocolatasi dopo l'ultimo weekend di partite: "Con l'utilizzo del Var ci siamo un po' bloccati, il rischio è quello di una grande confusione. Quattro anni fa sono stati dati 19 rigori in nove giornate, l'anno dopo ne furono concessi 44 per l'esplosione dei falli di mano. Questo è lo stesso numero che si registra oggi: sono rigori applicabili, perché c'è il contatto. Poi non abbiamo idea sulle circostanze nelle quali interviene il Var. Io penso che gli arbitri abbiano troppe indicazioni e siano confusi sul come fare. In Italia c'è un'analisi arbitrale senza pari in Europa: non ci sono rubriche sulle moviole sui giornali di Inghilterra o Spagna.
Siamo tutti figli del Processo di Biscardi e questa cosa ce la portiamo dietro: per gli interisti il rigore non c'è, per gli juventini è netto. Ormai non c'è voglia di capire come andare oltre. Per me c'è un'ipertrofia dell'arbitraggio, nel senso che in partita pesa troppo l'arbitraggio. L'incombenza arbitrale è troppo grossa, l'arbitro diventa protagonista delle partite e tutti parlano dell'episodio arbitrale. Ma l'arbitraggio non può diventare centrale in una partita. Gli allenatori, poi, devono smetterla di mettere pressione sui direttori di gara".