.

Marchi: "Cordoba un grande. Ora voglio l'esordio"

di Fabrizio Romano
Fonte: Streamit Goleador

A 'Lente d'ingrandimento', programma condotto da Simone Togna, in onda su 'Streamit Goleador', canale 11 di www.twww.tv, Paolo Marchi, giovane talentuoso difensore dell'Inter del quale si parla benissimo, parla a tutto campo. Ecco l'intervista integrale.

Paolo, per prima cosa, come stai dopo l’infortunio?

"Adesso va molto meglio rispetto a prima, sto recuperando dal grave infortunio dell’anno scorso, anzi dalla successione di infortuni che ho subito. Ma ora va tutto bene, siamo quasi alla fine e ormai ci dovrei essere".

Tutti in vacanza tranne te e Santon, impegnati nel recupero alla Pinetina....

"Eh sì è vero, alla Pinetina non c’e’ nessuno, siamo gli unici due rimasti.Lavoriamo in parte sul campo, in parte in palestra per recuperare e per ultimare gli ultimi dettagli in vista del ritiro con la squadra".

Come se non bastasse, hai anche la maturità... Pensi di viverla come tutti gli altri ragazzi della tua età, o dato che sei un giocatore della Primavera dell’ Inter la vivi diversamente?


"Alla stessa maniera dei miei coetanei, siamo tutti uguali. Non c’e’ nessun motivo per essere diverso. Domani (oggi, ndr) ho l’orale... speriamo bene, ormai ci siamo".

Oltre ad aver giocato insieme a Santon e Balotelli ricordiamo che sei anche compagno di classe di entrambi. Che tipi sono?

"Sono persone simpatiche. Conosco meglio Davide Santon, rispetto a Mario e vi posso dire che è una persona tranquilla,simpatica, alla mano. Ripeto, Mario lo conosco meno e mi rifaccio più ai giornali".

Più difficile la maturità o l’esordio in serie A ?

"Ora come ora sicuramente la maturità. Sto studiando per prepararmi al meglio. Per quanto riguarda l’esordio in A non saprei proprio. E’ un emozione che devo ancora provare".

Tu sei stato uno dei cinque giocatori che hanno giocato da titolare sia negli Allievi che nei Giovanissimi dell’Inter, formazioni che hanno vinto il campionato, quindi già questo fatto dimostra che tu sia davvero forte. Ma qual è stata la gioia più grande?

"Diciamo che entrambe queste squadre erano composte da una rosa veramente eccezionale, quindi abbiamo vinto per questo.Comunque la mia personale gioia più grande è stata quando tre anni fa ho giocato, aggregato con la prima squadra, un’ amichevole contro il Lugano, alla Pinetina. Un'emozione unica. C’erano quasi tutti, Toldo, Maicon, Vieira, Crespo...è stato proprio bello. Poi abbiamo anche vinto,quindi meglio di così....".

A proposito di questo, chi è il più simpatico? E chi è quello che parla di più della prima squadra?

"Facendo fisioterapia ho avuto modo di conoscere molti ragazzi della prima squadra. Tra tutti Toldo e Materazzi, non lo dico perchè sono italiani, ma sono davvero delle belle persone, molto alla mano. Anche se quello che mi ha più colpito è stato Cordoba, un vero professionista e, pur avendo giocato poco in questa stagione, è un vero e proprio esempio e sprona tutti a dare sempre il massimo".

Venendo alla tua carriera, tu hai giocato in prestito al Chievo, che differenza c’è nel giocare con la Primavera dell’Inter e con quella dei clivensi?

"E’ stata un’ esperienza bellissima e soprattutto formativa poichè era la prima volta che uscivo di casa. Mi sono trovato bene con l’allenatore e con tutto lo staff, e Verona è una città davvero bella. La differenza sostanziale sta nel ritmo degli allenamenti: quelli dell’ Inter sono davvero tosti, quelli del Chievo un po’ più soft".

Venendo a Benitez, è un allenatore che lavora molto con i giovani, sei contento del suo arrivo?

"Mourinho è stata una persona fondamentale per la storia dell’Inter, e spero che Benitez lo sia altrettanto. E poi è vero che lavora molto sui giovani, quindi speriamo bene!".

Chi è il tuo idolo?

"Ivan Cordoba è una persona alla quale mi ispiro da parecchio tempo".

Augurandoti la stessa carriera del colombiano, ultima domanda: a quando l’esordio in serie A ?

"Non so, spero presto...(ride, ndr)".


Altre notizie