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Marino: "Caso scommesse? Codice etico il modo migliore per prevenirlo e intervenire"

di Redazione FcInterNews.it

Nei giorni in cui si parla molto dell'ultimo caso scommesse, Tuttosport ha intervistato Pier Paolo Marino, che nel 2011 visse da dirigente dell'Atalanta una difficilissima gestione a causa di "scommessopoli". "Lì l’accusa era aver orientato anche i risultati delle partite, mentre ora non siamo ancora a questo livello e auguriamoci di non arrivarci - dice Marino -. Noi, dopo quell’esperienza nefasta, adottammo un codice etico basato su vari comportamenti che i tesserati dovevano avere, un codice che dovevano firmare e che - se violato - ci dava la possibilità anche di rescindere il contratto. Marotta sostiene che i calciatori abbiano troppi soldi e giornate troppo vuote? Questo è indubbiamente un fattore di rischio, però credo che la questione sia quella di dare un’educazione a questi ragazzi fin da quando, a 14-15 anni, crescono nei settori giovanili, in più monitorando anche le famiglie che, in ragioni dei grandi guadagni che ottengono i calciatori, diventano dipendenti da queste “aziende”. Il modo migliore per evitare tutto questo è prevenirlo e, ripeto, grazie al codice etico una società ha il potere di intervenire subito, con sanzioni che prevede l’accordo firmato tra le parti, senza attendere la giustizia sportiva".


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