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Massimo Luciano, il tifoso colto da malore durante Inter-Udinese: "Che emozione parlare con Geddo"

di Christian Liotta

Era il minuto 40 della sfida di Coppa Italia tra Inter e Udinese quando il giocò si interruppe in seguito ad alcuni momenti drammatici che si stavano vivendo sugli spalti: un tifoso fu colto da malore e solo l'intervento tempestivo dell'equipe medica guidata da Alessandro Geddo evita il peggio. Oggi quel tifoso, che si chiama Massimo Luciano e vive in provincia di Torino, racconta al sito Malpensa24: "Se non fosse stato per l’intervento del dottor Geddo e dello staff sanitario oggi non sarei qui a raccontarlo. Io ho un vuoto. Un buco nero che parte dal momento in cui sono uscito dal lavoro quel giovedì 19 dicembre e arriva fino al lunedì successivo, quando mi sono risvegliato in ospedale. Tutto quello che so di ciò che mi è accaduto è perché me l’ha raccontato mio figlio o l’ho letto sui tanti articoli di giornali che hanno parlato di quanto accaduto. E così sono venuto a sapere dell’intervento decisivo del dotto Geddo che ho voluto rintracciare".

Contatto che poi è avvenuto: "Quando mi ha risposto il dottor Geddo mi sono assicurato che fosse proprio il medico che il 19 dicembre scorso era intervenuto a San Siro. Quando mi ha detto di sì, allora mi sono presentato dicendo: 'E io sono colui al quale ha salvato la vita'. La mia voce era rotta dall’emozione, ma a quel punto anche quella del dottore. È stato un momento davvero intenso. Mi ha fatto molto bene". Luciano ha poi detto al dottor Geddo di voler tornare a San Siro, "in primavera. E ci siamo anche ripromessi di incontrarci lì, proprio dove la mia vita è stata salvata grazie a un massaggio cardiaco di 7 minuti".


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