Materazzi e la nuova Inter: "Strama può crescere"
Fonte: gazzetta.tv
A margine della conferenza stampa di presentazione della nuova edizione di Gazza Offside che lo vede protagonista nelle vesti di opinionista, Marco Materazzi ha parlato anche ai microfoni di Gazzetta.tv, in primo luogo proprio della nuova esperienza: "E' una bella opportunità, venuta fuori dopo che ho commentato quest'estate l'Europeo. Mi sono sentito ben accetto, da quella che ritengo una grande famiglia, per cui mi son detto: 'Proviamo!'". Materazzi che si descrive come un personaggio 'senza peli sulla lingua', schietto, caratteristica che ha contraddistinto anche la sua carriera: "Assolutamente sì, ho sempre detto ciò che pensavo, anche se questo a volte ha fatto sì che venissi additato. Però fa parte del mio carattere e ne vado orgoglioso, sicuramente non è un difetto per me".
Che cosa manca davvero a Materazzi del calcio giocato? "Forse manca il giocare con San Siro pieno, la sensazione che ti dà quel pubblico calorosissimo non la rivivrò mai. Però a giocare mi diverto, vado in giro per il mondo coi miei amici Davids, Vieira, Cannavaro... Ci divertiamo ancora, e siamo anche bravi". Inevitabile un commento sull'Inter di Stramaccioni. Dove può arrivare? "Secondo me l'Inter ha fatto una scelta, dopo la prova dell'anno scorso. Ha fatto sì che i giocatori seguino Stramaccioni, dando continuità a quanto iniziato la scorsa stagione. Ciò aiuta la società a crescere, il gruppo a essere compatto con l'allenatore, e l'allenatore magari sbagliando qualche volta può crescere con tranquillità perché sa che la società e i giocatori sono dalla sua parte".
Chiusura sul campionato: Juve ancora favorita? "Il campionato è sempre il campionato italiano. In giro per il mondo trovi sempre le magliette dei club italiani, il che significa che il torneo resta seguitissimo e affascinante. La Juve in questo momento ha acquisito quella mentalità e quella forza interiore che le permette di vincere anche gare che magari non meriterebbe, anche se fino a oggi questo non è successo perché hanno sempre vinto meritatamente. Roma, Napoli e le milanesi possono però ambire allo scudetto. L'anno scorso la Juve non giocò la Champions e aveva questo vantaggio che ora non c'è...".