Materazzi: "Ronaldo il Fenomeno il migliore al mondo. Lautaro tra i miei argentini preferiti"
Argentina o Brasile. Sono queste le due grandi favorite per l'imminente Mondiale in Qatar secondo Marco Materazzi. Intervistato dal quotidiano argentino La Nacion, Matrix spiega: "Senza dubbio sarà un grande mondiale, con partite, ritmo e gol molto belli. L'unica cosa che auguro, l'unica cosa che chiedo, è che tutti i grandi giocatori possano essere presenti in Qatar perché la serie di tanti infortuni mi preoccupa molto. L'Italia assente? Un Mondiale senza Italia non è un Mondiale di calcio. Ma niente scuse, se non siamo in Qatar è colpa nostra. Guarderò tante partite e sarò a Doha per le semifinali e per la finale del torneo". Ma chi sono i suoi giocatori argentini preferiti? "Farò tre nomi, i miei preferiti: Lautaro Martínez, Paulo Dybala –che spero si riprenda e arrivi bene al Mondiale– e Angel Di María".
Ma una volta hai detto che il miglior giocatore di tutti i tempi è stato Ronaldo, il brasiliano. Vuoi pensarci meglio?
"No, lo confermo: il migliore di tutti è stato Ronaldo, il Fenomeno. Era unico, solo a lui ho visto fare certe cose in campo. Ronaldo ha fatto cose incredibili ed andava a 200 chilometri orari... Aveva tutte le capacità naturali di Messi e anche la potenza, la forza, la determinazione di Cristiano Ronaldo. Per me Messi e Cristiano possono essere i secondi migliori della storia, ma il migliore è il Fenomeno".
Sul rapporto coi tanti giocatori argentini coi quali ha giocato.
"Ho giocato con tutti i tipi di argentini, più estroversi e più timidi. Gli argentini sono un po' come gli italiani, siamo molto simili, intensi, combattivi, con molta personalità. I vincitori, cercano sempre di più… Sono grato a tutti, perché mi hanno aiutato a vincere tutto. Ho un buon rapporto con tutti e ho un grande affetto per Burdisso. Forse posso fare un esempio di quel desiderio vincente citando Hernán Crespo. Crespo era ossessionato dal gol anche in allenamento. Per lui era importante finire l'allenamento con i gol, e non si sarebbe fermato finché non l'avesse raggiunto".