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Matrix: "Arbitri, con me due pesi e due misure"

di Fabrizio Romano
Fonte: Sky Sport - Goal.com

E' un Marco Materazzi a tutto campo quello che si è prestato ai microfoni di Sky Sport per un'intervista esclusiva. Ecco l'intervista completa del gladiatore nerazzurro:

E’ pronta l’Inter per la sfida contro il Genoa? L’anno scorso la squadra di Gasperini vi ha dato del filo da torcere?

E’ difficile giocare contro il Genoa perché gioca molto bene però mi auguro di ottenere gli stessi risultati dell’anno scorso contro di loro, non sarebbe male.

Fino ad oggi la tabella di marcia dell’Inter è stata rispettata o le cose potevano andare meglio?

Penso che cambiando tantissimi uomini quest’anno, è sempre difficile trovare l’amalgama. Anche le altre squadre non penso che abbiano così facilità nei risultati e nella continuità. Penso quindi di essere, insieme a tutta la squadra, nelle giuste misure per il proseguimento del campionato.

Con l’infortunio di Milito e la partenza di Eto’o a gennaio per la Coppa d’Africa, si può parlare di emergenza in attacco?

Non parlerei di emergenza perché mancano tre mesi (a gennaio, ndr) e speriamo di arrivare a quella data nel miglior modo possibile, con tanti punti in cascina, e poi vedremo chi potrà giocare lì.

Come va senza Ibrahimovic? Senza di lui la squadra ha dovuto cambiare modo di giocare?

Ha cambiato modo di giocare e questo lo sapevamo già da prima. Lui sta facendo molto bene a Barcellona e io sono super contento di Eto’o perché è un grandissimo giocatore, un ragazzo molto disponibile, per quanto se ne dicesse prima, e penso che insieme a Milito formi una grande coppia.

Ibra ha detto che il Barcellona è pieno di giocatori che possono cambiare la partita da un momento all’altro e che invece all’Inter non ce n’erano. Non usa molto giri di parole?

In teoria è anche una persona vera, che dice quello che pensa. Talvolta uno può anche sbagliare però, nella sua sincerità, io lo apprezzo.

Nell’ultima intervista che hai rilasciato, avevi detto che Mourinho era arrabbiato per colpa degli arbitri. L’hai visto rasserenato nelle ultime settimane?

Io non ho detto che era arrabbiato, ho detto che talvolta magari si usano due pesi e due misure, come è capitato alcune volte al sottoscritto, come al Trofeo TIM. Non mi va ancora giù la multa di 5.000 euro perché poi magari vedi partite come Siena-Roma, che io non ho visto, ma ho sentito, dove magari il signor D’Amato viene trattato in maniera peggiore di quello che posso aver detto io a lui in una partita che non valeva niente. Questo dà fastidio e presumo che possa dare fastidio anche a Mourinho.

Ancelotti ha detto che non si sente un discepolo di Mourinho. Tu ti senti un suo discepolo?

Sono uno che rema nella stessa direzione di tutti i miei compagni e di tutta l’Inter. Posso dire anche che Ancelotti è un grandissimo, come lo è Mourinho perché hanno vinto tantissimo nella loro carriera.

Secondo te si parla troppo di Mourinho e poco dell’Inter?

Noi stiamo bene così, giochiamo tranquilli e il mister sa quello che deve fare. Poi, dobbiamo pensare solo ad andare in campo.

Si parla di un possibile ritorno di Totti in Nazionale. Per te è un capitolo chiuso o una piccola speranza di andare al Mondiale c’è ancora?

Penso che la Nazionale ha conquistato un Mondiale alla grande, sta ricreando un gruppo e trovo giusto che a difendere il Mondiale che ho vinto anch’io ci vadano quelli che hanno conquistato la qualificazione, pur non sentendomi inferiore a quelli che hanno giocato in Irlanda, però, il calcio è questo, accetto volentieri tutti i verdetti. Io, purtroppo, gioco meno da un anno-due anni a questa parte e penso che Lippi faccia le scelte in base a questo e trovo giusto che ci vadano gli altri.

È vero che è una Nazionale senza un leader, senza una figura carismatica?

Anche in Germania dicevamo la stessa cosa, poi quelli che erano i gregari e che, a detta sempre vostra, non dovevano nemmeno andare al Mondiale, come Materazzi, hanno aiutato a vincere un Mondiale, quindi io lascerei fare a Lippi il suo lavoro e tirerei le somme l’11 di luglio, il giorno della finale.

Tu sei molto amico di Cassano: è giusto l’ostracismo di Lippi e di tutto il gruppo di cui hai fatto parte nei suoi confronti?

Per quanto riguarda il gruppo, non ho mai sentito dire a qualcuno che non vuole Cassano, come non l’ho sentito dire nemmeno a Lippi. Antonio deve continuare a fare quello che sta facendo, che è quello che gli riesce meglio ed è quello che può mettere in difficoltà il mister. Penso che il mister non sia uno che non vuole vincere e se in cuor suo pensa che Cassano possa far vincere la Nazionale, penso che lo prenda in considerazione.

In Italia non ci sono mai stati tanti stranieri come in questo periodo. Tu che spesso sei stato l’unico italiano nell’Inter, come giudichi questa cosa?

Capisco gli inglesi quando mi dicevano che eravamo troppi italiani o troppi stranieri in Inghilterra, perché questo toglieva sicuramente uomini alla Nazionale, però quando ci sono dei grandi campioni, e nell’Inter sono tutti grandi campioni stranieri, penso che possano fare solo del bene al calcio.

Al posto di Cannavaro girerebbero anche a te le scatole?

Se dovessi dire tutte le volte che sono girate a me, staremmo qui fino a domani. Fa parte del nostro lavoro: quando si è da tanto tempo sull’onda della gloria, come lo è Fabio, ci può anche stare che una o due volte ci possano far girare le scatole.

Questa Juve ti fa paura oppure no?

La Juve faceva paura anche l’anno scorso, perché penso che abbia un gruppo di ferro che non molla mai, che può dare del filo da torcere e che ha grandi qualità, quindi fino alla fine ce la giocheremo con loro.


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