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Mazzola: "L'Inter continui così, non deve migliorare. Conte ed Herrera diversi, ma con una qualità in comune"

di Mattia Zangari

Ci sono dei punti di contatto tra Antonio Conte ed Helenio Herrera, anche se rimangono sostanzialmente due tecnici differenti. A dirlo è Sandro Mazzola, giocatore della Grande Inter del Mago, parlando ad Agrpress.it: "In comune innanzitutto hanno la ricerca continua della vittoria - dice la bandiera nerazzurra -. Herrera lavorava molto sulla testa, cosa che credo faccia pure Conte. Nonostante questo li ritengo diversi. Il nostro era un altro mondo, Herrera arrivava e doveva rifare tutto. Ricordo che come cominciava l’allenamento con i giri di campo lui stava sempre davanti a tutti. Poi chiamava uno ad uno, quelli a cui doveva dire qualcosa come aveva giocato, cosa aveva sbagliato, cosa doveva fare. Il bello era che dopo il colloquio, si tornava in gruppo ed i compagni chiedevano cosa ti ha detto e si rispondeva 'Le sue solite cose, non è mai contento'. Questo per i primi giorni poi verso il quarto, quinto giorno cominciavo a dire: 'Ma lo sai che forse aveva ragione lui?'.

Laconica la battuta di Mazzola sull'Inter del presente: "Non deve migliorare in nulla, deve continuare così andando avanti in questo modo". 

Mazzola, infine, dedica anche un pensiero a Mauro Bellugi, compagno con cui all'Inter ha condiviso lo scudetto nella stagione 1970/1971: "Mauro era grande giocatore ma gli piaceva molto fare la vita. Ricordo di averlo beccato un paio di volte che scendeva dalla finestra del ritiro per andare a fare quello che voleva e io lo aspettavo e lo beccavo. Poi lui mi diceva 'Ti faccio vedere domani che non ho fatto niente…solo una passeggiata!'". 


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