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Medel, l'infanzia e l'incidente: "All'Inter vorrei Valdivia"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Durante l'intervista alla Gazzetta dello Sport, Gary Medel ha raccontato anche la sua tribolata infanzia. "Andavo a giocare a calcio ogni santo giorno, ero sempre per strada, mio padre a volte mi prendeva per un orecchio e mi portava a casa. Lì al campo stavo bene perché c’erano i miei amici, ma giravano anche persone non perbene e la droga. Bastava una distrazione per prendere la strada sbagliata. Se non avessi sfondato col calcio forse avrei fatto il trafficante". 

Quell’incidente in macchina (nel 2009) quanto l’ha cambiata? 
"Erano le sette di mattina ed ero in Cile, tornavo a casa, avevo dormito poco, il sole davanti agli occhi, fra le altre cose avevo fatto l’errore di non avere la cintura allacciata. Mi addormento, perdo il controllo, sto andando ai 140, volo fuori dal parabrezza e quando mi riprendo sono in ospedale. Comincio a capire qualcosa e a un certo punto mi tocco la gamba. Non la sento più. Paura. Poi, come una magia, arriva il mio procuratore a trovarmi e mi da una pacca su quella gamba. La sento! Un segnale. Cose così ti rendono forti". 

Gioco di fantasia: quale cileno vorrebbe all’Inter? 
"Jorge Valdivia, il mago. Fa cose pazzesche". 


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Domenica 15 dicembre