Melli su Perugia-Juve 2000: "Gaucci voleva la Lazio campione. Provammo ad accordarci sul pari ma..."
Fonte: Calcioefinanza.it
Fu una giornata incredibile per il calcio italiano, mai ricordata con quella retorica che si è vista e si continua a vedere stucchevolmente in altre circostanze: parliamo del 14 maggio 2000, giorno in cui la Juventus venne rimontata all'ultima giornata dalla Lazio che conquistò lo Scudetto approfittando del tonfo interno dei bianconeri a Perugia dopo una gara incredibile, sospesa a lungo per maltempo e poi fatta giocare dall'arbitro Pierluigi Collina. Su quella sfida è tornato quest'oggi l'ex attaccante del Grifo Alessandro Melli, che intervenuto per il podcast 'Non è più domenica' rivela un retroscena.
Queste le sue parole: "Eravamo salvi e non avevamo niente da chiedere in campionato, la Juve doveva vincere per vincere il campionato, e veniva da una settimana di polemiche per il gol di Fabio Cannavaro con il Parma annullato dall'arbitro De Santis. Erano scortati che sembravano dei pregiudicati. Luciano Gaucci era legato alla Lazio e alla Banca di Roma, in settimana ci chiese di fare di tutto per vincere e che ci avrebbe dato anche un premio perché voleva che la Lazio vincesse il campionato, per interessi personali. Se avessimo perso ci avrebbe portato in Cina in ritiro. Negli spogliatoi provammo a metterci d’accordo con la Juve per pareggiare e loro sarebbero andati a fare lo spareggio. I giocatori della Juve non accettarono questa proposta, soprattutto Davids, Zidane e Montero. Fu un pour parler di nascosto tra i giocatori più importanti. Giocammo una partita irregolare che finì come finì per un episodio”.