Milito: da protagonista nell'Inter a turista in Sudafrica
Fonte: Gazzetta dello Sport
Può essere vero che, nella stagione che porta ai Mondiali, un attaccante che ha messo a segno 30 gol veda il campionato del Mondo dalla panchina, alla stregua di un giovane alla prima convocazione in Nazionale maggiore? Apparentemente sì. Questo è il destino di Diego Milito. Il Principe del Bernal non avrebbe mai immaginato che il suo Mondiale sarebbe stato questo. La logica inviterebbe a dire che dovrebbe essere lui il terminale offensivo albiceleste, ma ci sono da rispettare le scelte del tecnico e Maradona preferisce Gonzalo Higuaìn. Milito aspetta, pronto a sfruttare al meglio ogni occasione che gli presenta e che gli si presenterà. Negli 11 minuti giocati contro la Nigeria, il Principe non è riuscito a fare il miracolo di segnare, si è invece sacrificato per il bene della squadra, tenendo palla e congelando la partita. Contro la Corea del Sud, l’attaccante del Real Madrid ha avuto la prontezza e la fortuna di trovarsi al posto giusto nei tre gol realizzati.
Il nerazzurro, invece, sembra che sia stato scavalcato anche dal genero de El Pibe de Oro, Sergio Agüero. El Kun però sembra essere, anzi è, il sostituto naturale di un Tevez o di un Di Maria, uomini intoccabili di Maradona, sul quale il ct argentino punta e fonda le basi del suo attacco. Per Milito non sembra quindi esserci la certezza di un posto, a meno di infortuni o squalifiche, le gerarchie di Maradona sono già stabilite. Sarà così il destino a decidere di Diego, visto che finché c’è Mondiale c’è speranza.