All'Archivio di Stato si è tenuto nella giornata di martedì un incontro riguardante il futuro del Meazza organizzato dal
Coordinamento San Siro. Ha partecipato anche
Milly Moratti, portando alla luce un aneddoto e una riflessione. "Negli anni '90 venne chiesto a mio marito
Massimo un aiuto per mettere a norma lo stadio e grazie all'intervento di alcuni sponsor si riuscì a sistemare tutte le cose che non andavano, come l'inclinazione delle gradinate, piuttosto che i bagni e altre questioni. Negli anni successivi sono stati pensati alcuni progetti che avrebbero reso migliore
San Siro e lo avrebbero fatto vivere sette giorni su sette. Uno di questi riguardava una doppia entrata, una rossonera e l'altra nerazzurra, per evitare che ad ogni partita si dovessero cambiare i colori e gli stemmi per l'alternanza delle due squadre. C'era anche un altro progetto per fare un museo delle squadre e addirittura delle terme, entrambe a fianco allo stadio. Che è a norma, non è vero che non lo è. Il problema è solo di tipo economico, bisogna cercare di farlo vivere sette giorni su sette, come si cercò di fare anche allora".