.

Montero: "La sfida tra Juve e Inter che ricordo di più? Una che persi"

di Christian Liotta

Intervistato da ESPN, Paolo Montero, ex difensore della Juventus, racconta cosa significava per lui la sfida contro l'Inter, specie nel particolare momento storico nel quale l'uruguayano ha giocato in Serie A: "Sono stato fortunato. A quel tempo il calcio italiano aveva il meglio del mondo in quelle che venivano chiamate le sette sorelle: Juve, Inter, Milan, Roma, Lazio, Parma e Fiorentina. C'erano i migliori sudamericani ed europei. Al Real Madrid c'erano personaggi come Hierro, Raúl o Fernando Redondo, in Inghilterra c'erano giocatori come Eric Cantona. Ma la maggior parte dei protagonisti dell'epoca militava in Serie A. Ai miei tempi Juventus-Inter era come vedere Barcellona-Real Madrid ai tempi di José Mourinho e Pep Guardiola. Anche nell'ultimo angolo della Cina si vedeva quella partita, e a quei tempi i migliori al mondo erano Ronaldo e Zinedine Zidane".

Alla domanda su quale squadra Juve-Inter ricorda di più, Montero ha risposto in maniera singolare citando quello d'andata della stagione 1997-1998. "Uno che abbiamo perso 1-0. Andai col gomito su Ronaldo dopo che mi fece una finta, quindi mi ha detto: 'Non picchiarmi'. Col tempo l'ho conosciuto ed è una brava persona. Nella ripresa mi ha superato, quando mi sono alzato è andato via, ha messo in mezzo ed è arrivato il gol di Youri Djorkaeff. Non meritavamo di perdere, ci hanno segnato il gol a poco dalla fine. Questo è il match che mi è rimasto impresso per sempre. Il calcione più duro mai rifilato? Ne ricordo uno ad Obafemi Martins, un giocatore velocissimo".


Altre notizie