.

Morace: "Le calciatrici non sono professioniste, assurdo ipotizzare tagli per loro con questi stipendi"

di Redazione FcInterNews.it

Non solo il calcio maschile, anche quello femminile aspetta novità a ore riguardo al proprio futuro. "Non sento nessuna presa di posizione ufficiale o discussione sul femminile, anche a livello mediatico - si lamenta Carolina Morace attraverso le pagine di Tuttosport - . Ho sentito parlare di cassa integrazione per le calciatrici e gli staff: ma stiamo scherzando? Quando si parla di 30 mila euro lordi di contratto, come si fa a ipotizzare la cassa integrazione? Non sono professioniste però quando fa comodo sono trattate come tali. Sono lavoratrici dipendenti? No, perché non hanno contributi né tutele. Togliere soldi alle giocatrici che guadagnano così poco sarebbe una mossa bassa anche in tempi di crisi: con quei soldi sopravvive, è una situazione assolutamente non paragonabile con quella dei calciatori".

Grosso problema è anche quello legato alle strutture. "Come si può pensare che il movimento femminile possa avere questo tipo di mezzi a disposizione? Spingono per fare ripartire il maschile perché genera soldi. E poi con tre mesi di ritiro blindato, mi sembra una follia: come fanno a stare in ritiro così tanto tempo? - ribatte ancora la Morace - Le società storiche, che ovviamente fanno più fatica rispetto ai club che poggiano sulle società professionistiche maschili, dovrebbero ricevere contributi dalla Figc e aiuti anche di altro tipo indipendentemente da quello che sta succedendo adesso. Intanto risolviamo questa stagione e speriamo di non avere un coronavirus all’anno altrimenti siamo rovinati tutti...".

VIDEO - LUKAKU IN GOL CON L'ANDERLECHT A 13 ANNI, UN GIGANTE IN MEZZO AI "BAMBINI"


Altre notizie