Moratti: "Balotelli è un patrimonio dell'Inter"
Fonte: Inter.it
Poco fa Massimo Moratti, intervenuto a Milano per la conferenza annuale dei coordinatori degli Inter Club, è tornato a parlare del presunto caso Balotelli e di altri temi. Ecco l'intervista completa.
José Mourinho in conferenza stampa ha detto che non c'è nessun caso Balotelli. Il suo pensiero?
"Mi sembra che tutto sia sempre visto come un caso, ma in realtà è solo il carattere di una persona e il carattere di un'altra, e la necessità della società e della squadra di puntare continuamente a un obiettivo molto pratico che è quello di vincere. Non ho visto scandaloso niente in questa settimana, mi è sembrato che rimangano tutti gli obiettivi che dobbiamo avere, quello anche personale, cioè il fatto che Balotelli per noi è un importantissimo patrimonio della società su cui vogliamo costruire e con cui vogliamo raggiungere successi. Non cambia nulla e sono convinto che lui ci darà soddisfazione. So che Mourinho certo non va contro questa cosa, tutt'altro. Lavora perché questo si avveri. Ognuno ha semplicemente il suo modo".
È vero che la società ha deciso di multare il giocatore?
"Io non so che ruolo possa avere nella società, ma per il momento questo io non lo so".
Il rapporto tra Mourinho e Balotelli si può definire un po' naif? Per usare un termine caro allo stesso Mourinho...
"In fin dei conti è un rapporto sincero. Da parte di Mourinho c'è il tentativo in tutti i modi di fare in modo che il giocatore si senta più inserito. Alcune volte questo può avere anche effetti diversi, però mi sembra che ci sia la buona volontà da parte di Mourinho e dall'altra la coscienza che la professionalità passa anche attraverso questi ostacoli".
Ricordiamo delle dichiarazioni fatte in passato da Balotelli che diceva che ci sarebbe da preoccuparsi se l'allenatore non gli gridasse più niente, e oggi Mourinho l'ha confermato, dicendo che è vero, perché se c'è questo tipo di rapporto è perché il giocatore è considerato importante.
"Lo confermo, assolutamente è così. È così anche in termini simpatici, non solo drammatici come sempre si vogliono far vedere le cose".
Un suo commento sulle scritte comparse nei giorni scorsi, ad Imbersago, dove c'è una sua residenza, con l'invito a non prendere giocatori di colore?
"Sono scritte razziste, non scritte che invitano. Cerchiamo di non sottovalutare queste cose, non la sottovaluto sotto tutti i punti di vista. Io credo che quelle lì fossero non nei miei riguardi ma scritte di tutti e tre i paesi vicini, ed era un fatto solo razzista e non rivolto all'Inter".
Un episodio da condannare. Si può dire che l'Italia è un po' un paese razzista?
"Si può anche decidere di non condannarlo, dipende anche da qual è il tipo di indicazione che ti danno".