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Moratti: "Zanetti capitano per antonomasia. Gli argentini? Per alcuni pericolosi, ma erano il motore"

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Goal.com

In occasione della proiezione a fine febbraio del docu-film sulla vita di Javier Zanetti, l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti ha tessuto le lodi dell'ex capitano ai microfoni di Inter Channel: "Mi sembrava fosse giusto fare un film su di lui, Zanetti è una parte importante della storia dell'Inter, il merito non è solo mio, lo abbiamo fatto come team condividendo sentimenti di gioia. Lui è parte della storia dell'Inter, è bene ricordarlo".

Dall'ex patron piovono i complimenti a Pupi: "Persona seria, simpatico, aveva le doti che immaginavo quando l'ho preso, c'era in lui qualcosa di strano e creativo in un fisico forte. Sempre leale, affettuoso, di grande lealtà con la famiglia, i tifosi, la società. E' eterno per l'Inter, va oltre il periodo di gioco in una squadra. Zanetti è sempre allegro nei suoi eventi, da capitano invece è serissimo. Queste due cose ti conquistano. Quando l'ho visto piangere a Madrid è stata una bellissima cosa, è anche una prova di coraggio. Javier una leggenda? Capita a chi vince molto, a lui è capitato non solo perché ha vinto molto, ma perché ha avuto questa continuità e questo rapporto speciale con il pubblico. Sarà sempre il capitano per antonomasia". 

Si passa poi a commentare il ruolo di vicepresidente attualmente ricoperto dall'ex numero 4: "Zanetti dà idea di continuità, io non ho mai pensato io di abbandonare, ma di trovare l'organizzazione migliore per la società, come quando ho scelto di mettere Facchetti presidente ed è stata un'ottima idea".

Chiusura dedicata all'importanza di avere in rosa giocatori sudamericani, da sempre molto presenti in nerazzurro: "Di solito in Sudamerica si trovano giocatori migliori, a differenza di qualcuno come Baggio che se li mangia tutti. Gli argentini hanno avuto un'importanza notevole, hanno fatto gruppo, veniva visto come qualcosa di pericoloso, ma sono stati il motore dell'Inter che ha vinto tanto, per la grande serietà che hanno portato. Sono stati seguiti da tutti, compresi i brasiliani. Ho avuto la fortuna di avere ragazzi simpatici e bravissimi che hanno permesso di raggiungere tutti quei risultati".


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