Mossa Suning: prestito convertito e il debito cala. Ma la pandemia influisce negativamente
Fonte: calcioefinanza.it
Se da un lato il patrimonio netto fa segnare un "meno" a causa della pandemia, dall'altro la mossa di Suning restituisce all'Inter una posizione finanziaria in miglioramento. Questo quanto sottolineato da Calcio e Finanza dopo la lettura dei dati resi noti dall'Inter che riguardano l'emissione del nuovo bond da 75 milioni.
"Al 31 marzo 2020, la posizione finanziaria netta consolidata del gruppo Inter è diminuita di € 69,8 milioni o del 15,1% a € 391,6 milioni da € 461,4 milioni del 31 marzo 2019 - si legge nel comunicato -. La riduzione è dovuta principalmente alla conversione in patrimonio netto dei prestiti degli azionisti per un importo pari a € 100 milioni e una riduzione di € 4,7 milioni del principale importo residuo delle obbligazioni senior garantite emesse in data 21 dicembre 2017 (attraverso un pagamento di ammortamento obbligatorio). Al 31 marzo 2020, 138,9 milioni di euro erano in sospeso rispetto ai prestiti degli azionisti. Nonostante il rinnovato impegno di Suning a supporto del Gruppo rinunciando al rimborso di una parte del prestito dell’azionista, quindi in essere per un importo di € 10 milioni, in modo che l’importo corrispondente possa essere allocato alla riserva di capitale entro il 22 giugno 2020 circa, la posizione patrimoniale dell’Inter a livello non consolidato può diventare negativa a partire dal nuovo anno fiscale che inizia il 1° luglio 2020 a seguito delle perdite accumulate durante l’esercizio finanziario chiuso al 30 giugno 2020. Tale posizione patrimoniale negativa può persistere a seguito dell’applicabilità di un decreto di emergenza recentemente adottato che consente alle società di rinunciare temporaneamente ai loro requisiti patrimoniali minimi fino al 31 dicembre 2020. Non siamo in grado di prevedere per quanto tempo la posizione finanziaria dell’Inter a un livello non consolidato rimarrà negativa e qualsiasi interruzione futura derivante dalla pandemia di COVID-19 potrebbe influire negativamente sulla sua capacità di tornare a una posizione azionaria positiva, che a sua volta può avere un effetto negativo rilevante su o affari, risultati delle operazioni, condizioni finanziarie e flusso di cassa". In poche parole, resta l'incertezza legata alla situazione generale dovuta alla pandemia. Un qualcosa che ha colpito inevitabilmente anche il mondo del calcio.