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Mou indica la direzione che porta a Carvalho

di Fabio Costantino

"Dobbia­mo migliorare un po’ ovunque per puntare ai massimi traguar­di. Ad esempio facciamo fatica a impostare da dietro". Una frase che Mourinho ha rilasciato al termine di Inter-Atalanta, quando il discorso è inevitabilmente caduto sul futuro e sulla prossima stagione. Il portoghese ha detto che dopo Milito e Motta servono altri due rinforzi e ha fatto capire che uno di questi sarà dietro, mentre l'altro sarà probabilmente a centrocampo. Altri innesti serviranno solo a investire sul futuro (vedi Arnautovic...).

Mourinho ha voluto sottolineare il problema della difesa nerazzurra, ponendo l'accento sulla mancanza di piedi buoni. Il solo Chivu non basta, soprattutto perché il rumeno spesso viene schierato a sinistra. Per questo il nome che circola con sempre maggiore insistenza è quello di Ricardo Carvalho, il pupillo dello Special One, colui che nell'ideale del tecnico dovrebbe dare il via all'azione offensiva dalla retroguardia. L'Inter ha già chiesto informazioni a Peter Kenyon, manager del Chelsea, il quale non ha posto veti ma ha chiesto di aspettare il parere di Carlo Ancelotti, nuovo allenatore dei Blues. Se Ancelotti non porrà veti, Carvalho potrà raggiungere Mourinho a Milano. Il costo del suo cartellino dovrebbe aggirarsi sui 7 milioni di euro, tanti per un 31enne che viene da un infortunio. Ma Mou ha cieca fiducia in lui e questo gli basta.


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