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Mourinho esplode: "Roma piccolina, Lautaro non sarebbe mai stato espulso"

di Christian Liotta
Non vuole commentare, José Mourinho, l'episodio dell'annullamento del gol di Nicolò Zaniolo che avrebbe deciso il match tra la Roma e il Genoa. Ma alla fine, lo Special One esplode ai microfoni di DAZN con tutta la sua verve: "Noi agli occhi del Palazzo siamo piccolini... Non voglio giudicare, perché staremmo qui mezz’ora, ci sarebbe tanto da parlare - continua il tecnico giallorosso -. Una cosa però voglio dirla: se l’arbitro ha deciso bene, allora il nostro gioco, il gioco che è diventato tanti anni fa il gioco del popolo, quello di cui la gente è innamorata, è cambiato, è un altro sport. Non è calcio, dobbiamo trovare un altro nome, è un altro sport. Se l’arbitro invece ha sbagliato e doveva convalidare quel gol, sarà il primo a essere dispiaciuto, ma per noi è un deja-vu, ci è già successo altre volte. Però, va bene così, domani è un altro giorno. La Roma agli occhi del potere è piccolina".

E sull'espulsione del giocatore giallorosso rincara la dose: "Se Zaniolo giocasse con Inter, Juve e Milan sarebbe la stessa situazione? Pensate che quel rosso lì, per fare un esempio, lo prende Lautaro Martinez a San Siro? Quel rosso Lautaro Martinez a San Siro o Chiellini o Zlatan non lo prendono mai. Questi siamo noi, siamo piccolini. Zaniolo è stato espulso perché ha detto ad Abisso tre volte la stessa cosa, ma non lo ha insultato. Abisso mi ha detto: Zaniolo per 3 volte mi ha detto: 'Che c… hai fischiato'. Non lo ha mandato a quel paese e non ha insultato la mamma. Io ho detto ad Abisso che doveva capire la frustrazione e dirgli che aveva fischiato il fallo. La squalifica? Decideranno i dottori del calcio".
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