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Mourinho sogna i tre tituli, e il Milan non sorpassava?

di Alberto Casavecchia

L'Inter, dura e coriacea come sempre, resiste ed è ancora in testa, contro il volere di coloro che già domenica vedevano il sorpasso del Milan, fermato dal Napoli a Milano per 1-1; proprio i rossoneri devono recitare il mea culpa per l'occasione di sorpasso fallita domenica, quando avevano la possibilità di giocare dopo il pareggio dei nerazzurri a Palermo. Forse la troppa pressione ha bloccato gli uomini di Leonardo, fermati dal Napoli di Mazzarri, e stasera anche dal bel Parma di Guidolin, al termina di una brutta gara, alla quale si somma il rosso di Pirlo nel finale. L'Inter, da par suo, ha fatto quello che doveva, ovvero battere il Livorno e sperare che Parma e Bologna facessero il resto; i ducali hanno esaudito i desideri dei nerazzurri, mentre i felsinei sono caduti davanti ai gol di Riise e Baptista nel secondo tempo. L'Inter ha vinto bene la sua gara; un 3-0 secco, un 3-0 che spezza il digiuno di vittorie casalinghe (ultimo successo il 7 febbario contro il Cagliari), un 3-0 che ha consentito a Samuel Eto'o di andare in doppia cifra, con una doppietta spettacolare; 1-0 con un destro all'incrocio, raddoppio con una bellissima bicicletta.

Mourinho disegna una formazione che deve fare a meno sia di Sneijder, infortunato, e Stankovic, squalificato; lo Special One opta per un 4-3-3, rispolverando Quaresma sulla sinistra e Pandev sulla destra a sostegno di Eto'o, terminale offensivo nerazzurro di stasera, con Diego Milito a riposo in panchina. Anche in difesa Mourinho fa del turnover: dentro la coppia degli anni precedenti, Materazzi- Cordoba, con Samuel e Lucio, a riposo; i nerazzurri hanno cominciato la gara molto compassati, con un Livorno ordinato in difesa e a centrocampo, un Livorno resosi poi pericoloso con una azione di Pulzetti in area, fermato dall'ottimo intervento di Julio Cesar; a quel punto l'Inter ha deciso di fare l'Inter; due lampi di Eto'o, al minuto 36 e 41, hanno portato la gara nella giusta direzione. Il Bomber d'Africa, andato stasera a quota 10 Serie A, con due gol che stasera potevano essere tre, se solo Rubinho non avesse chiuso la porta alla grande col piede, per respingere la zampata del numero 9 nerazzurro.

Il secondo tempo non ha offerto nulla; pura accademia e gestione nerazzurra scaturita nel gol di Maicon, abile ad iniziare l'azione, a scambiare con Motta che lo ripaga con una grande palla che l'ex terzino del Monaco butta in porta con prepotenza. Pratica archiviata; al resto ci ha pensato il Parma, o meglio il Milan che, stasera ha lasciato tre punti a Parma, consentendo all'Inter di allungare con un +4. Valeri Bojinov, già a segno con l'Inter, punisce gli spenti rossoneri confermando la legge dura del Tardini quest'anno per le squdre milanesi. Adesso tutti a Roma, laddove serve una grande partita per scacciare gli attacchi dell'ottima squadra di Ranieri, attendendo con trepitazione l'impegno di mercoledì prossimo a Milano contro il Cska Mosca. Mourinho ha fatto riposare i più importanti e li recupererà al meglio in vista di queste due fondamentali gare, per sognare i tre tituli.


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Domenica 15 dicembre