Muraro: "Inter, serve Biglia. E fuori Candreva-Perisic"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Carlo Muraro oggi non va più in panchina, ha scelto le postazioni tv per aiutare gli spettatori a comprendere le partite. E allora che consigli dà a Pioli per comprendere subito l’ambiente Inter e rilanciare questa squadra?
"Si è presentato nel migliore dei modi fissando un traguardo, il terzo posto, che è alla portata e rendendo subito nota la sua fede calcistica. Credo che l’ultimo tecnico-tifoso sia stato Gigi Simoni e nel complesso non ne abbiamo avuti tanti. Non è un aspetto trascurabile, anzi ha la sua importanza".
Ma la passione da sola non può bastare per confezionare una torta gustosa. Altri ingredienti?
"Se dal mercato di gennaio arrivasse Biglia verrebbe colmata la lacuna in mezzo al campo dove serve un regista. Medel è un mediano di alto profilo, ma non può fare quel ruolo".
Pioli debutterà a San Siro proprio nel derby.
"Mi auguro di vedere un 4-3-1-2, con Banega dietro Icardi ed Eder".
Cioè Candreva e Perisic fuori?
"Ottime ali, però con loro Icardi resta da solo in area: non lo aiutano perché non chiudono verso il centro. Se al fianco di Icardi ci piazzi Eder impegni maggiormente la difesa e hai due bocche da fuoco. Eder è un eccellente soldato, esegue gli ordini si mette al servizio del centravanti. Mi rivedo in lui: dribbling, velocità, solo di testa è meno pericoloso. Però con lui Icardi non deve uscire dall’area a giocare, cosa che ancora non gli riesce bene (occhio Maurito: se vuoi diventare importante anche per la nazionale bisogna che impari)".
Punterebbe su Banega e Joao Mario?
"Sì, il primo meglio da trequartista libero di inventare: l’ho visto al Siviglia, non segna tanto ma sforna assist. L’altro è un centrocampista completo. In generale deve passare il concetto del movimento senza palle, in troppi la vogliono addosso. E poi va migliorata la tenuta atletica, si corre poco".
Quindi fuori Kondogbia.
"E’ ancora giovane e perciò può maturare. Al momento lo vedo lento di mente, per questo dribbla tanto: non riesce a prevedere lo sviluppo dell’azione e per passare ha la necessità di evitare l’uomo. Un grave limite per quel ruolo".