Nainggolan: "Roma, fossi rimasto avrei scatenato la guerra. Infortuni frustranti, ho perso peso e smesso di fumare"
"Fossi rimasto alla Roma, si sarebbe potuta scatenare una guerra mondiale". Radja Nainggolan non utilizza troppi giri di parole per descrivere il suo addio al club giallorosso, spiegando anche i motivi nella lunga intervista concessa ai microfoni di VTM News: "Ho avuto delle divergenze con il direttore sportivo Monchi, non si è comportato in modo professionale nei miei confronti. Ulteriore prova che il calcio è un mondo di falsi. Se in estate mi avesse detto 'ti vogliamo cedere', l’avrei accettato. Invece non ha fatto così, nel frattempo ha mandato alcuni intermediari in Turchia per cedermi a mia insaputa. A quel punto ho capito che il mio tempo a Roma era finito, era o lui o me. Se fossi rimasto a Roma dopo quello che mi ha fatto, visto il mio carattere, avrei potuto scatenare ogni giorno una guerra mondiale".
Poi, sulla sua vita privata e l'esperienza all'Inter, il Ninja aggiunge: "Gli infortuni di questa stagione sono stati frustranti, prima giocavo 50 partite senza mai farmi male. Nel frattempo ho perso peso e ho anche smesso di fumare, ma non è stato facile".
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