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Nesta: "Milan da scudetto, ma il tempo di Berlusconi e Moratti è finito"

di Alessandro Cavasinni
"In questo Milan c’è grande chiarezza di idee e visione comune: la società sceglie giocatori funzionali all’allenatore e nel gioco vengono esaltati. E’ un’ottima squadra, probabilmente non la più forte: ma se non remano tutti dalla stessa parte fai fatica anche se hai un gruppo pieno di campioni". Queste le considerazioni di Alessandro Nesta, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

La strategia del Milan può davvero portare allo scudetto?

"Certo che sì, Milan e Napoli hanno l’occasione della vita. Il Milan è ormai da anni lassù, sa gestire le pressioni: l’esperienza li porterà a compiere le scelte migliori".

Significa che per riuscire a imporsi in Europa è ancora troppo presto?

"Non vedo una squadra pronta per la Champions. Ci sono troppi giovani, non abituati alla competizione, mentalmente ancora non strutturati. Il percorso da seguire è lo stesso fatto in Italia: il Milan deve partecipare con continuità, acquisire l’esperienza per poi arrivare a competere. Per vincere credo serva una cosa sola: i campioni da settanta milioni e più che oggi le italiane non possono permettersi".

Esiste una soluzione che aiuti a risollevare il sistema?

"Fare come in Inghilterra, costruire stadi e strutture, rendere i club sostenibili e autofinanziati. Presidenti come Berlusconi, Moratti, Cragnotti, Tanzi hanno viziato il nostro campionato con i proprio investimenti. Ma ora quel tempo è finito: oggi può esserci spazio per la bella favola, ma la regola è che vince chi ha più budget".
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