Nesti: "Gli ultras un'intuizione di Moratti padre, ma c'è stato un imbarbarimento"
Dai suoi profili social, Carlo Nesti interviene riguardo alla questione inerente l'operazione che ha decapitato le cure di Inter e Milan.
"Una cosa è la parola "missione". E altra cosa è la parola "mestiere". La figura dell'ultras nasce, di pari passo con il tifo organizzato, negli anni Sessanta. E' una intuizione del presidente della grande Inter Moratti, che capisce quanto sia importante, in casa e in trasferta, il sostegno dei propri tifosi. Così, quella dell'ultras diventa una autentica "missione": si tratta dei sostenitori più appassionati e disinteressati, che affrontano il calcio come un adrelanilico rito laico. Passano i decenni, e nelle curve, nonostante la presenza di tanti tifosi civili, avviene una trasformazione proporzionale all'imbarbarimento della società. Si impone l'attività dell'ultras come "mestiere", totalmente interessato, minimamente coinvolto dai colori di una squadra, e votato a delinquere. C'erano, dunque, una volta, le curve, quelle vere: io, anche se il mondo è cambiato, non le ho mai dimenticate".