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Nicchi: "Orsato, nessuna punizione dopo Inter-Juve. Le parole di DeLa? Valuterà la procura federale"

di Mattia Zangari
Fonte: Corriere dello Sport

"Da parte mia, affermazioni del genere non sono meritevoli di nessun commento. C'è la procura federale che se vuole valuterà le affermazioni del presidente del Napoli". Ai microfoni di Radio Sportiva, Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, commenta le dichiarazioni rilasciate ieri da Aurelio De Laurentiis ("Se vinciamo le ultime due, potremo dire che c'è stato qualcuno che non ci ha permesso di vincere il titolo), per poi promuovere l'esperimento del Var che ha ricevuto critiche da più parti nell'anno della sua introduzione: "Il bilancio è positivo ed è sotto gli occhi di tutti, tanto che tutti cercano di emularci e vengono a studiare da noi. Se in 5 mesi siamo arrivati questi importanti risultati, credo che il prossimo anno i pochi errori potrebbero essere limati e non dico che si arriverà a 0 errori, ma molto vicino. Ha portato serenità, giustizia e rispetto delle regole". 

Sulla decisione di mandare Daniele Orsato in Qatar dopo l'arbitraggio discusso di Inter-Juventus, Nicchi aggiunge: "Era programmato da tempo che andasse ad arbitrare una partita importante all'estero - minimizza Nicchi - Non c'è nessuna punizione né sospensione, ma solo una richiesta che ci era pervenuta dal Qatar e il designatore ha scelto Orsato per questo compito".

La chiosa di Nicchi è dedicata al rischio del ridimensionato del peso elettorale dell'Aia, ora al 2%, nel Consiglio federale, Nicchi chiosa: "Proprio perché dal 29 gennaio non è cambiato niente ci stiamo impegnando per far si che tutto cambi. Adesso noi siamo impegnatissimi nel fare il miglior servizio disponibile al gioco del calcio, perché è il periodo cruciale della stagione, poi mi sto occupando insieme alle altre componenti per ripristinare la governance della Federcalcio. Bisogna approfittare del fatto di non essere ai Mondiali per mettere a posto le cose in casa nostra e partire il 1 luglio con un nuovo presidente, un nuovo consiglio federale e con tutte le componenti con una propria governance. Il nostro tavolo di lavoro è aperto a tutte le altre componenti (Serie A, Serie B e AssoAllenatori, ndr) perché stiamo lavorando per il bene del calcio. Ho detto e confermo che togliere peso di riconoscimento istituzionale agli arbitri significa metterlo in mano di qualcun altro e quando nel nostro mondo ci hanno messo mani altri, sapete benissimo quello che è successo (riferimento a Calciopoli ndr). Difenderò il nostro 2% in tutte le sedi". .

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