Nicchi: "Sorteggio arbitrale? Dimenticate Calciopoli!"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Marcello Nicchi, il presidente degli arbitri, intervistato dalla Gazzetta dello Sport esprime tutto il suo disappunto per la situazione generale del calcio italiano e, in particolare, si scaglia contro il sorteggio arbitrale. "Allora, mi ascolti bene. All’Aia non è arrivata nessuna comunicazione riguardo un ipotetico sorteggio. E di sicuro non è la Lega e tantomeno un presidente di un club a poter fare una cosa simile. La sede opportuna è il Consiglio federale. Sanno dove trovarci. Una eventuale loro richiesta è legittima, ma forse è bene spiegare che sono gli arbitri a decidere. E su questo punto c’è poco da perdere tempo: la nostra risposta è un no secco".
Insomma, siete contrari al sorteggio?
"Non lo faremo mai. Abbiamo piena fiducia negli arbitri e nei nostri allenatori. Forse qualcuno ha la memoria corta e si è dimenticato che cosa è accaduto negli anni scorsi con sorteggi e griglie (il riferimento è a Calciopoli, ndr). Se qualcuno ha nostalgia del passato, mi dispiace per lui. Noi guardiamo avanti".
Le designazioni sono una garanzia di trasparenza?
"Certo, ci assumiamo le nostre responsabilità. Chi le fa deve valutare cento fattori e individuare l’arbitro giusto per quella partita. Poi si può anche sbagliare, come capita a un tecnico con i giocatori. Ecco, mi è venuta un’idea: siamo disponibili a fare il sorteggio, ma a una condizione".
Quale?
"La Lega di A impone ai club il sorteggio degli undici da mandare in campo... È una battuta, ma fa capire bene perché quella richiesta è irricevibile. Mi sorprende che la Federcalcio faccia da sponda a una cosa simile. Anzi, non mi meraviglia...".
Che cosa vuol dire, presidente?
«È sotto gli occhi di tutti quello che sta accadendo. Ci sono fatti gravissimi. Mi risulta che lunedì Lotito abbia aggredito verbalmente, davanti a tanti testimoni, il designatore della B, Stefano Farina. Che tra l’altro non c’entra nulla con Gervasoni. Le risulta sia stato deferito? A me no, restiamo in attesa. E poi cosa vogliono dire frasi del tipo “Ce l’avete con me”. Noi non ce l’abbiamo con nessuno. Forse altri sono risentiti con noi".
Si riferisce al fatto che gli arbitri hanno votato per Albertini alle ultimi elezioni per il presidente della Figc?
"I delegati dell’Aia hanno fatto una scelta precisa. Volevamo dare un segnale, indicando il nome che secondo noi meglio poteva rappresentare il calcio italiano. Se volevamo salire sul carro del vincitore, era facile farlo. Ma siccome siamo autonomi e orgogliosi delle nostre scelte, il nostro voto è andato ad Albertini. I nostri timori, espressi alla vigilia delle elezioni, si stanno rivelando esatti. Le domando: l’immagine del calcio italiano si è rafforzata o indebolita negli ultimi mesi? E pensiamo di risollevarla con il sorteggio? Semmai la Figc si occupasse dei soldi tolti agli arbitri se davvero Tavecchio vuole difenderci... Come ci ha definiti? Ah, un baluardo...".