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Nuovi stadi, con la Manovra 2017 iter più semplice

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Edilportale.com

Sarà più facile costruire nuovi impianti sportivi. Non solo per lo snellimento delle procedure, ma anche per un ritorno economico immediato degli investimenti fatti dalle società sportive. Sono le novità contenute nella Manovra 2017 (DL 50/2017), che a breve inizierà alla Camera l’iter per la conversione in legge. Nel dettaglio: lo studio di fattibilità per la realizzazione di un nuovo stadio potrà ricomprendere la costruzione di immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva, complementari e/o funzionali al finanziamento e alla fruibilità dell’impianto, la demolizione dell’impianto da dismettere, la demolizione e ricostruzione, anche con diverse volumetria e sagoma, o la riconversione e riutilizzazione dell’impianto. Se gli interventi devono essere realizzati su aree di proprietà pubblica o su impianti pubblici esistenti, lo studio di fattibilità potrà contemplare la cessione a titolo oneroso del diritto di superficie (per una durata massima di 90 anni) o del diritto di usufrutto (per una durata massima di 30 anni).

La conferenza di servizi decisoria sarà semplificata. Potrà essere svolta in forma simultanea, in modalità sincrona ed eventualmente in sede unificata a quella per la valutazione di impatto ambientale. Inoltre, la manovrina ha pensato anche a come facilitare il ritorno economico degli investimenti realizzati dalla società sportiva, dicendo basta alle bancarelle che spesso sorgono attorno agli stadi: se i contenuti del decreto saranno confermati, lo studio di fattibilità relativo agli impianti pubblici omologati per una capienza superiore a 20mila posti potrà prevedere che, da cinque ore prima dell’inizio delle gare ufficiali e fino a tre ore dopo la loro conclusione, entro 300 metri dal perimetro dell’area riservata, l’occupazione di suolo pubblico per attività commerciali sarà consentita solo all’associazione o alla società sportiva utilizzatrice dello stadio. In questo lasso di tempo, le autorizzazioni eventualmente rilasciate agli esercenti saranno sospese, ma la società sportiva dovrà corrispondere loro un indennizzo. Notizia, questa, che può indubbiamente interessare anche Inter e Milan, alle prese col discorso legato al futuro di San Siro con vista su nuovo impianto di proprietà.

 


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