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Nuovo Dpcm, Conte: "Sospese le competizioni sportive, tranne quelle professionistiche a livello nazionale"

di Stefano Bertocchi

Intervenuto in conferenza stampa in diretta nazionale, il Premier Giuseppe Conte ha illustrato le restrizioni previste dal nuovo Dpcm emanato per fronteggiare la pandemia Coronavirus. Per quanto riguarda lo sport, il capo del Governo ha confermato che "sono sospese le competizioni sportive, tranne quelle professionistiche a livello nazionale". 

Nel corso del discorso, Conte ha poi precisato che "l'indice RT ha raggiunto la soglia critica di 1,5, la curva del contagio è preoccupante" e che "il paese non può più permettersi un lockdown generalizzato come a marzo. È necessario introdurre misure più restrittive. Entreranno in vigore a mezzanotte e resteranno in vigore fino al 24 novembre. Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L'analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti. Bar, ristoranti e pasticcerie chiuderanno alle 18 tutti i giorni compresi di festivi. Non sono consentiti i festeggiamenti connessi a cerimonie civili e religiose. Convegni, congressi e altri eventi si potranno svolgere a distanza. La chiusura di teatri, sale concerto e cinema è stata una decisione particolarmente difficile, tra le altre". 

"L'obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il paese non può più permetterselo" continua ancora Conte, che poi conferma anche la chiusura di palestre, piscine e centri di benessere ufficializzando che "non abbiamo introdotto un coprifuoco, è una parola che non amiamo, ma rivolgiamo a una grande raccomandazione a tutti: bisogna muoverci per motivi di salute, di studio, di lavoro o di necessità, evitando di accogliere a casa persone che non facciano parte del nostro nucleo familiare. Per scuole secondarie di secondo grado ci sarà didattica a distanza per il 75%. Con questo Dpcm incrementiamo l'utilizzo dello smart working nel settore pubblico e invitiamo all'incremento allo smart working anche alle aziende private". 

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