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Obiang: "Felice per Icardi. Su Kovacic ed ElSha..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Pedro Obiang è certamente uno dei prospetti più interessanti della Serie A. Il suo nome è sui taccuini di Branca già da un paio d'anni e ora si torna a parlare di lui anche nell'ambito del possibile trasferimento di Icardi a Milano. Eppure, un po' a sorpresa, lo stesso mediano spagnolo parla così dei super-baby della Samp: chi è il super baby della Samp: Icardi, Poli o Obiang? "Per me è Krsticic. So cosa ha passato e vedo come gioca. Vi confesso che osservarlo sul campo a quel livello mi emoziona. Sono felice anche per Mauro. In Primavera aveva mostrato qualcosa, ma c’era chi dubitava di lui. Mi ha colpito per come è riuscito a smentire gli scettici. Anch’io al primo anno in Primavera stavo in panchina. Poi, quando ho ritrovato vecchi compagni nella Samp mi è venuto da ridere, e ho detto: 'Avete visto che vi ho raggiunto?'". E il baby top del campionato? "El Shaarawy, visto quello che ha fatto in una grande. Contro di lui nelle giovanili avevo sempre perso il derby, mi stava proprio sulle p.... Ora è più bello, a Milano ho vinto io". Sempre a proposito di giovani, piovono talenti anche dall’estero. L’ultimo è Kovacic all’Inter. Che ne pensa? "Che è bello che succeda, ma attenti: c’è modo e modo di mettere un peso sulle spalle di un ragazzo. I riflettori vanno bene, ma poi non esagerate. Non è che alla prima partita sbagliata vi accanite con le critiche... Non esagerate con le responsabilità, noi dobbiamo ancora imparare". Per un ragazzo straniero com’è l’impatto con il calcio italiano? "Ti senti importante ed è bellissimo. Quello che ti sconvolge è abituarti ai ritmi di lavoro, a capire la tattica. Io ero totalmente fuori dagli schemi. Voi siete maestri nell’insegnare a stare in campo, a giocare per la squadre e non per se stessi". Ora che è nell’Under-21 spagnola cosa sogna? Giocare con Xavi, Fabregas, Iniesta? "Di vincere qualcosa con la Sampdoria, non guardo più avanti. Poi speriamo che loro smettano presto così magari dopo tocca a me".


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