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Oriali: "Benitez ha affinità con l'universo Inter"

di Alberto Casavecchia
Fonte: Corriere dello Sport

Se si può parlare di tre tituli, di triplete e di stagione incredibile, parte del merito deve essere data a Lele Oriali che, con Marco Branca, ha dato vita ad un mercato incredibile già negli anni passati, un mercato che permette all’Inter di vivere di rendita, e all’ex mediano nerazzurro un’estate di riposo: “Il presidente mi darà un po’ più di ferie quest’estate”. Nell’attesa del nuovo allenatore, Oriali, ha parlato della stagione, del mercato dell’Inter, che non si priverà dei suoi campioni, e promette la vittoria del Campionato del mondo per club. Si parla, dunque, dell'annata, appena trascorsa: “Una stagione incredibile, da incorniciare. E’ il frutto di anni di lavoro e pianificazione fatto da me e Marco Branca. Mancini ha iniziato l’opera, Mourinho l’ha completata”. Si può parlare di ciclo Inter: “Il ciclo Inter dura da cinque anni, almeno in Italia, grazie a Mancini. Ma è merito di Mourinho se l’Inter è tornata nell’elite europea”. Sarà pesante la perdita del portoghese? “Ha vinto tutto in due anni; a lui vanno sentiti ringraziamenti”.

Quando si è intuito il suo addio? “Leggevo molto in quel periodo e speravo che non fosse vero fino all’ultimo che non fosse vero. Tra di noi si era creato un gran rapporto, dopo i primi tempi un po’ duri. Ero stato presentato come amico di Mancini, ma io lavoro solo per il bene dell’Inter”. Su Capello: "E’ uno dei migliori al mondo. Come me non sarà il massimo della simpatia, ma il suo curriculum parla chiaro.”

Su Benitez: “Ci ha regalato la grande gioia della vittoria sul Milan nel 2005. Ha affinità con l’universo Inter”. Su Hiddink: “Grande lavoratore e mente elastica”, e Hodgson: “Un vero lord in intelligenza tattica. E’ merito suo se il Fulham è arrivato dove è arrivato in Europa”. Su Guardiole e Dunga: “Guardiola è il Barcellona. Lo ha dentro. E’ cresciuto con quei colori e poi è un allenatore capacissimo. A Dunga, mio sostituto alla Fiorentina, auguro di vincere il Mondiale”.  Il discorso si snoda sul mercato nerazzurro: “Non ci vogliono ritocchi. La base della squadra è incredibile. Due o tre innesti mirati basteranno. Finalmente farò un po’ di vacanze”. E Balotelli resterà: “Secondo me sì. Ha tutto dalla sua parte, età e classe. Ha ricucito al meglio lo strappo con tutti. Ci ha fatto perdere la pazienza ma è un patrimonio societario”. Domanda su Maicon, dato da tutti già al Real Madrid: “Non svenderemo e soprattutto non daremo via gente come Sneijder, Eto’o, Milito o Maicon. Abbiamo vinto tutto grazie a loro. E saranno loro a consentirci di conquistare il Mondiale per club, nostro obiettivo stagionale”.

Si parla delle squadre inglesi che hanno voluto Lele nel loro organigramma societario: “E’ vero, mi hanno proposto di lavorare per loro. Ma non mi vedo lontano dall’Inter. Ho raccolto tanti successi qui. La Champions a Madrid come il Mondiale ’82, un segno del destino”. Ultima domanda sullo scudetto. Può essere la Juve la prossima rivale scudetto: “Anzitutto sono contento del ritorno della famiglia Agnelli. Poi hanno Delneri in panchina, uomo che stimo molto. Torneranno senz’altro ai livelli che le competono”.


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