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Oristanio: "In Olanda ho avuto l'aiuto di Stankovic. Fare gol è sempre bello, essere allenato da Ranieri un onore"

di Stefano Bertocchi

Dopo la rete nel test di ieri contro l'U18, Gaetano Oristanio si proietta al prossimo impegno dell'Italia U2. Martedì gli azzurrini se la vedranno contro la Norvegia allo stadio 'Druso' di Bolzano nel cammino di qualificazione all'Europeo del 2025. "Stiamo preparando una partita determinante per il nostro cammino - dice il mancino di proprietà dell'Inter ai canali della FIGC -. Fare gol è sempre bello, in qualsiasi momento. Ringraziamo l'Under 18 per questa opportunità, gli allenamenti servono per farci conoscere meglio. Il gol è importante in tutte le categorie ma cerco di pensarci il meno possibile, sperando però che ne arrivino altri. Conta l'atteggiamento della squadra". 

"Il percorso è difficile ma stiamo lavorando - aggiunge Oristanio, parlando della sua esperienza al Cagliari -. Dobbiamo pensare poco e lavorare per riprenderci, tenendo anche a mente che abbiamo fin qui avuto un calendario complicato. Ranieri? La storia del mister la conosciamo tutti, è un onore essere allenato da lui".

Prima di tornare in Italia, il classe 2002 uscito dal settore giovanile dell'Inter ha vissuto due anni in Olanda, nel Volendam. "Andare all'estero apre molte strade e fa crescere a livello umano e sportivo. Una sfida che non tutti accettano e non tutti vogliono fare, ma se ci fosse la possibilità consiglio anche ad altri giovani di provare un'esperienza del genere". Come Filip Stankovic, adesso portiere della Sampdoria: "Mi ha aiutato sotto questo aspetto. Ill cambiamento di cultura, stile di vita e lingua è evidente, ma la cosa più importante è adattarsi subito in campo e capire le esigenze della squadra".


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