Paganin: "L'Inter lotterà per lo scudetto fra un anno. A Ranocchia e Juan Jesus dico di stare sereni"
Ai microfoni di Milano Sportiva parla l'ex difensore dell'Inter Antonio Paganin che parla del suo passato nerazzurro e anche dell'attuale situazione della squadra allenata da Mancini.
L’Inter l’apice della sua carriera, cosa ricorda?
Beh senza dubbio le due Coppe Uefa, ma tutti quei 5 anni in cui ho avuto la possibilità di giocare in una squadra con grandissimi campioni che andava ovunque a imporre il suo gioco. Mi sono confrontato con campioni incredibili che hanno lasciato il segno nel calcio. Anche Bergkamp che secondo me non si era ambientato a Milano, ma poi ha fatto benissimo all’Arsenal. Il livello in squadra era altissimo e sono contento di essermi ritagliato il mio spazio e di essere ben ricordato. 109 presenze e un gol nel vittorioso 4-1 con la Cremonese in trasferta (23 gennaio 1994 ndr) non si dimenticano. Sono ancora interista dentro.
Lei ha vinto anche due Coppa Italia con la Samp di Mancini, ma lui già allenava in campo?
Assolutamente si, aveva già un carisma incredibile allora. Lui è in grado di far svoltare un ambiente. I tifosi nerazzurri stiano tranquilli, ha sempre fatto bene in ambienti difficili vedi Firenze, Roma e Manchester e Inter appunto. Non deluderà nemmeno questa volta, arriverà al bandolo della matassa. Fatelo lavorare con calma e con la squadra dal ritiro di giugno e vedrete. Lo percepisco da lontano, da allenatore ma anche da chi l’ha conosciuto da vicino. Ha ben in testa il progetto e quando dice l’anno prossimo lotteremo per lo scudetto c’è da credergli. Sono in pochi a trasmettere la sua fiducia e sicurezza. Ha già in mente un’Inter vincente per i prossimi anni. Sono sicuro che la prossima estate farà un grande mercato.
Chi sente della vecchia Inter?
Sono rimasto in buoni rapporti con Angelo Orlando e Alessandro Bianchi e ovviamente mio fratello Massimo che fa il commentatore televisivo. Con gli altri ci siamo un po’ persi, ma in questo ambiente poi ci si ritrova sempre in qualche torneo o premiazione.
Cosa vuole dire a Ranocchia e Juan Jesus che sono nell’occhio del ciclone?
Di stare tranquilli e di seguire la società che sta facendo un gran lavoro proteggendoli e dando loro fiducia e soprattutto di ascoltare il Mancio. Le prospettive le hanno, cresceranno anche loro.